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Vicenda chiosco: ‘o ragno e o ‘Cervinaro volevano prelevare il sindaco a casa e portarlo sul colle

Santa Maria a Vico. Davvero surreale la vicenda relativa al chiosco di piazza San Marco, completamente abusivo, che vede coinvolta l’amministrazione comunale, il ras Raffaele Piscitelli detto il Cervinaro, il suo attendente Clemente De Lucia alias ‘o ragno.

Si protrae per almeno un paio di anni, fino a quando arriva la Finanza con l’ingegnere del Comune e accerta tutte le difformità, sequestrando l’intero carteggio andando ad appurare diverse manchevolezze, anche della macchina amministrativa.

Eppure si sarebbe potuto evitare se il sindaco, la stessa Veronica Biondo e Giuseppe Nuzzo non avessero dato modo di creare delle aspettative ai 2 pregiudicati.

Il martellamento del ragno e del cervinaro è stato costante e a volte eccessivo nei confronti dei politici.

Alla fine è venuto fuori che era una cosa impossibile, invece sono stati coinvolti anche tecnici e consulenti esterni per cercare di approntare il carteggio e il bando.

Emerge quindi anche molta ingenuità da parte di tutti, compresi i delinquenti.

C’è un passaggio nelle intercettazioni che è emblematico dell’esasperazione da parte di Raffaele Piscitelli mentre parla con il ragno, è il 13 maggio del 2022.

 

Piscitelli: Dovrei andare un po’ dal sindaco, un’altra volta, quando ci vogliamo andare?

De Lucia: Mica lo trovi mo

Piscitelli: Domani mattina

De Lucia:_ Facciamo che… lo devo mettere in auto e te lo porto sul colle (la masseria dei Piscitelli, sull’altura del Monticello Volpone, dove hanno pure gli animali)

Piscitelli R. No, dobbiamo tirare il capo a terra per quel chiosco, o un bel sì o un bel no, non si può più andare…

De Lucia C: Doveva farmi un piacere e non me l’ha fatto, pure il fatto di mia moglie. Domani dobbiamo andare di mattina a casa sua. Partiamo verso le… e se lo acchiappiamo, almeno a casa sua

Si tratta di un passaggio inquietante, in pratica i due ras volevano andare a casa del sindaco, zona via Santa Apollonia, di mattina presto, lo prelevavano per portarlo poi sul colle isolato.

Piscitelli: Si deve tirare il capo a terra

De Lucia: Gliel’ho detto 100 volte

Piscitelli: Se non lo vuole fare grazie lo stesso e togliamo il bordello di mezzo

De Lucia: Glielo dissi, gli dissi, a chi dobbiamo aspettare? Questo bando di concorso quando lo fai? Gli dissi: stanno le carte tutte a posto, – dissi – ma quando la fai?

Piscitelli: Stiamo andando troppo oltre

De Lucia: I cazzi loro se li stanno vedendo, si è fatto i cazzi suoi. Tanto questo è l’ultimo anno, lui che se ne fotte, hai capito? (allude all’ultimo mandato).

Il finale

Il 12 dicembre 2023 la Finanza si reca al Comune e acquisisce tutti gli atti.

Emergevano abusi come il fatto che la struttura avesse un piano interrato e elementi in muratura non previsti dalla autorizzazione.

Dopo sopralluogo emergeva che era stato realizzato in difformità dell’autorizzazione comunale del 19 maggio 1990.

La Finanza chiedeva agli uffici competenti di fornire la documentazione dei versamenti annui del canone concessorio.

Alla fine e dopo un ulteriore blitz in Municipio da parte delle fiamme gialle. Veniva fuori che l’intestataria Nuzzo Pasqualina non aveva versato i canoni dall’anno 2012 al 2019.

Il canone di concessione ammontava su basi Istat ad euro 261 annui.

Dalle stesse indagini della Guardia di Finanza il sindaco aveva assunto impegno direttamente con il pregiudicato Raffaele Piscitelli di non dare corso al recupero di tali somme.

 

 

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