
Mondragone. Un pomeriggio come tanti poteva trasformarsi in un vero e proprio incubo per un giovane automobilista che stava viaggiando lungo la Statale 7 alle porte di Mondragone. Ma il pronto intervento dei Carabinieri ha fortunatamente scongiurato una rapina architettata con un trucco tanto semplice quanto pericoloso.
Poco dopo le 18.00 di ieri, un gruppo di quattro uomini del napoletano – di età compresa tra i 20 e i 63 anni e tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare – ha messo in atto un piano ormai tristemente noto, ovvero, lanciare sassi contro le auto in corsa per simulare un urto e costringere così il guidatore preso di mira a fermarsi sulla piazzola di emergenza. Appena la vittima ha accostato, i malviventi stavano per avvicinarsi al veicolo, ma non avevano previsto di essere sotto lo sguardo attento dei militari in servizio di pattuglia.
I Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, supportati dai Bersaglieri dell’8° Reggimento “Garibaldi” impegnati nell’operazione “Strade Sicure”, hanno notato i movimenti sospetti dei quattro e così hanno deciso di intervenire prontamente. I militari hanno intimato l’alt, ma i quattro hanno tentato una fuga disperata a bordo di una Peugeot 3008 nera, sfrecciando lungo la statale nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
L’inseguimento è durato solo pochi minuti: altre pattuglie del Reparto Territoriale Carabinieri di Mondragone, avvisate via radio, hanno chiuso ogni via di fuga, riuscendo a bloccare l’auto a poche centinaia di metri dal punto del tentato colpo.
All’interno del veicolo dei fuggitivi, i carabinieri hanno rinvenuto alcuni sassi, delle pietre, carta vetrata e panni imbevuti di vernice nera – strumenti che sarebbero stati utilizzati per rendere più credibile la messinscena del falso incidente.
I quattro, tutti residenti nell’area napoletana e già noti alle forze dell’ordine, sono stati portati presso gli Uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile per l’identificazione e poi trasferiti alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dovranno rispondere di tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale.
Grazie al tempestivo coordinamento tra le pattuglie dell’Arma e i militari dell’Esercito, l’operazione si è conclusa senza feriti, evitando conseguenze ben più gravi per l’automobilista coinvolto.

