
L’aggiornamento
Orta di Atella/Caivano. Il braccialetto elettronico è arrivato. De Luca si trova ora ai domiciliari a Orta di Atella.
ORTA DI ATELLA/CAIVANO. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha disposto gli arresti domiciliari per Vittorio De Luca, l’uomo accusato di aver rivolto minacce al parroco anticamorra don Maurizio Patriciello. La misura sarà eseguita non appena verrà installato il braccialetto elettronico, condizione necessaria per la scarcerazione.
De Luca, difeso dall’avvocato Roberto Cerbo, si trovava in custodia cautelare dopo l’arresto avvenuto nei mesi scorsi a seguito di un episodio che aveva scosso profondamente la comunità del Parco Verde di Caivano, dove il sacerdote da anni combatte contro la criminalità organizzata e il degrado sociale.
Secondo le ricostruzioni investigative, l’uomo avrebbe proferito una frase durante la Messa nei confronti del parroco, che è risuonata come minaccia dopo la stesa della sera prima, sempre nel Parco Verde. Il Riesame, pur confermando la gravità dei fatti contestati, ha ritenuto che la misura dei domiciliari – con controllo elettronico costante – fosse adeguata a garantire la sicurezza pubblica.
Il trasferimento presso l’abitazione di Orta di Atella avverrà solo dopo l’arrivo del dispositivo elettronico, che consentirà il monitoraggio continuo degli spostamenti del detenuto. Fino ad allora, De Luca resterà in carcere.
Il provvedimento ha riacceso il dibattito attorno alla vicenda di don Patriciello, da anni simbolo della resistenza civile nel Parco Verde e voce instancabile contro la camorra. Il sacerdote, pur non rilasciando dichiarazioni ufficiali, continua a ricevere attestati di solidarietà da cittadini, istituzioni e mondo ecclesiastico, a conferma di un impegno che va oltre la cronaca giudiziaria.

