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Lettera al Ministro, i lavoratori Tma si dividono

Marcianise. «Quella lettera non parla a nome di tutti». Una parte dei lavoratori TMA dello stabilimento di Marcianise prende posizione dopo l’iniziativa di alcuni colleghi che, in occasione della visita del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a Caserta, hanno consegnato una missiva chiedendo un incontro e annunciando un sit-in.

 

Secondo quanto riferito, la maggioranza dei dipendenti non sarebbe stata informata del contenuto della lettera e «non condivide un’iniziativa che non rappresenta la reale volontà della grande parte dei lavoratori, che dal 1° agosto riconoscono TMA come datore di lavoro e stanno contribuendo al rilancio del sito».

 

I lavoratori firmatari del comunicato sottolineano che, se vi fosse la necessità di riaprire un tavolo di confronto istituzionale, esso dovrebbe riguardare «esclusivamente il progetto industriale presentato da TMA oltre un anno fa e approvato da Invitalia», concentrandosi su portafoglio clienti, saturazione e volumi produttivi. L’obiettivo, spiegano, dev’essere «tutelare i 400 dipendenti, consolidando un percorso comune che metta in sicurezza il sito di Marcianise».

 

Nel testo si critica duramente chi continua a parlare di “lavoratori Jabil” o di “nuovi imprenditori da cercare”, ricordando che l’ultimo tavolo al MIMIT, nell’aprile 2025, «fu disertato proprio da coloro che oggi consegnano lettere e organizzano sit-in».

 

«Basta speculazioni – scrivono – non avete mai avuto soluzioni vere in mano e state continuando a giocare con la pelle dei lavoratori».

Il comunicato si chiude con una presa di distanza netta: «Se la lettera consegnata al Ministro non rappresenta questa posizione, non può essere firmata a nome di tutti i lavoratori TMA del sito di Marcianise, ma solo di chi non si riconosce nel nuovo progetto industriale».

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