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C’è tempo fino al 31 ottobre per chiedere il bonus da 800 euro: ecco i requisiti

NAZIONALE – C’è tempo fino al 31 ottobre 2025 per presentare la domanda all’INPS per accedere all’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), una misura pensata per sostenere i lavoratori autonomi con partita IVA che si trovano in una fase di calo significativo del reddito.

L’ISCRO è stata introdotta in via sperimentale dalla Legge di Bilancio 2021 e, a partire dal 2024, è diventata una misura strutturale. L’obiettivo è fornire una rete di sicurezza a chi esercita un’attività autonoma abituale ed è iscritto alla Gestione Separata INPS, garantendo un sostegno economico temporaneo nei momenti di difficoltà.

Possono accedere all’indennità i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS, che:

  • non percepiscono trattamenti pensionistici diretti;
  • non risultano assicurati presso altre gestioni previdenziali;
  • non beneficiano dell’Assegno di Inclusione durante il periodo di fruizione dell’indennità;
  • hanno registrato, nell’anno precedente alla domanda, un reddito inferiore al 70% della media dei due anni precedenti;
  • hanno dichiarato, nell’anno precedente, un reddito non superiore a 12.000 euro (aggiornato annualmente in base all’indice ISTAT);
  • sono titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni;
  • risultano in regola con la contribuzione previdenziale.

La richiesta può essere inoltrata esclusivamente in via telematica, accedendo al portale dell’INPS con SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile rivolgersi ai patronati o contattare il Contact Center dell’Istituto:

L’INPS precisa che l’indennità non può essere concessa per due anni consecutivi. Chi ha già percepito l’ISCRO nel 2024 dovrà attendere il 2026 per poter ripresentare la domanda.

L’ISCRO viene erogata per sei mesi consecutivi a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda. L’importo è calcolato al 25% della media dei redditi da lavoro autonomo dei due anni precedenti l’anno di riferimento, su base semestrale, e varia da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro mensili, aggiornati ogni anno in base all’inflazione ISTAT.

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