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Vigilessa muore dopo sparo con l’arma: era incinta all’ottavo mese

L’aggiornamento

SANT’ARPINO/FRATTAMAGGIORE. Non ce l’ha fatta Carmela Cipro, la giovane vigilessa che questa mattina si è sparata un colpo alla testa con la pistola d’ordinanza. La tragedia è avvenuta nella sua abitazione di via Serao, dove la donna, incinta all’ottavo mese, si è tolta la vita in un momento di profonda disperazione. Aveva poco più di trent’anni e prestava servizio presso il comando di Polizia Municipale della stessa città.

L’allarme è scattato immediatamente dopo lo sparo: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri, ma ogni tentativo di salvarle la vita è stato vano. La notizia ha sconvolto l’intera comunità, soprattutto quella di Sant’Arpino, dove la donna era molto conosciuta e dove vive la sua famiglia.

Lascia il marito e una famiglia distrutta dal dolore. I colleghi del comando di Frattamaggiore si sono stretti in un profondo silenzio, mentre il Comune ha espresso cordoglio per la scomparsa della giovane agente, descritta da tutti come una persona gentile e riservata. Sconvolta anche la sorella, impiegata in un noto supermercato della zona.

Il primo lancio

Una tragedia sconvolgente ha colpito questa mattina le comunità di Sant’Arpino e Frattamaggiore. Una vigilessa, incinta all’ottavo mese e poco più che trentenne, si è tolta la vita sparandosi con la pistola d’ordinanza all’interno della sua abitazione. La donna, originaria di Sant’Arpino, prestava servizio presso il comando di Polizia Municipale di Frattamaggiore.

L’allarme è stato lanciato subito dopo il colpo. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri, ma per la giovane non c’è stato nulla da fare. I soccorritori hanno potuto solo constatarne il decesso.

La notizia ha scosso profondamente entrambe le comunità, quella di Frattamaggiore e quella di Sant’Arpino, dove la famiglia della donna è molto conosciuta. I colleghi del comando di polizia municipale, ancora increduli, hanno espresso dolore e vicinanza ai familiari.

La sorella della vittima lavora in un noto supermercato di Sant’Arpino. Tutto il paese si è stretto attorno ai parenti della vigilessa, ricordata come una professionista seria, riservata e sempre disponibile. Le autorità hanno avviato accertamenti per chiarire ogni dettaglio del drammatico gesto.

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