
Marcianise. Dietro il colpo messo a segno l’11 aprile 2024 a Marcianise, davanti alla storica gioielleria Menditti, emerge un piano studiato nei dettagli e condotto con modalità quasi militari. Un’azione fulminea, durata pochi secondi, che permise ai rapinatori di fuggire con un bottino stimato in oltre 63mila euro tra orologi, gioielli e telefoni cellulari.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, la banda aveva scelto un orario insolito per colpire: pieno giorno, quando i titolari Raffaele Menditti e la moglie Giusi Papaleo stavano uscendo dal negozio. Una Renault Clio grigia affiancò la loro auto e due uomini scesero con i volti nascosti da maschere in silicone, armati con una pistola e un fucile a canne mozze. Con poche parole e minacce precise costrinsero le vittime a consegnare due Rolex, due iPhone e uno zaino pieno di monili in oro.
Il piano prevedeva anche la presenza di un palo, identificato dagli inquirenti in Giuseppe Vitale, che sorvegliava la scena a bordo di una Lancia Y bianca. Un dettaglio curioso è emerso proprio su di lui: nei giorni precedenti si era recato in gioielleria fingendosi cliente interessato a un costoso regalo per la fidanzata. Non solo aveva chiesto informazioni su una collana da 15mila euro, ma aveva anche lasciato un recapito telefonico, circostanza che ha poi aiutato i carabinieri a ricostruire i contorni dell’operazione.
Fondamentale anche il tassello delle targhe: l’auto dei rapinatori montava infatti una targa rubata poco prima a Casaluce, segno della capacità della banda di intrecciare piccoli furti strumentali ai grandi colpi.
Quel giorno, in pochi istanti, i rapinatori riuscirono a dileguarsi, lasciando i coniugi sotto shock. Ma i dettagli raccolti dagli investigatori – dalle targhe rubate ai movimenti sospetti nei giorni precedenti – hanno finito per inchiodare gli autori del raid.
L’episodio di Marcianise resta il più eclatante tra quelli contestati, simbolo di una criminalità che tenta di alzare il livello delle proprie azioni, ma che alla fine si trova incastrata proprio dai particolari lasciati lungo il percorso.

