
Nazionale. Giuseppe Adolfo De Cecco, “Il Re della Pasta”, è purtroppo deceduto nelle scorse ore, proprio il giorno in cui avrebbe compiuto 77 anni.
Il triste annuncio è stato diffuso dal Gruppo De Cecco sui social:
“Il Gruppo De Cecco annuncia con profondo dolore la scomparsa di Giuseppe Adolfo De Cecco, Amministratore e Presidente della società Molino e Pastificio De Cecco, da oltre trent’anni, figura centrale nella storia e nella crescita della nostra azienda.
Per onorarne la memoria e il contributo straordinario che ha dato all’impresa e al territorio, il Gruppo ha deciso di sospendere tutte le attività a partire da oggi e per l’intera giornata di domani.
Alla famiglia De Cecco vanno le più sentite condoglianze da parte di tutti i dipendenti e collaboratori, uniti nel ricordo di un uomo che ha dedicato la sua vita al lavoro, alla sua comunità e ai valori che contraddistinguono la nostra azienda.”
De Cecco era nato a Pescara il primo ottobre del lontano 1948, a Fara San Martino, comune della provincia di Chieti in Abruzzo. Fratello dell’attuale presidente del gruppo, ovvero Filippo, nonché nipote del fondatore dell’azienda. Era felicemente sposato con Maria Franca e insieme hanno avuto un figlio, Adolfo Maria, che ricopre oggi il ruolo di amministratore del Pastificio di famiglia ed è imprenditore attivo nell’ambito agroalimentare.
Stando a quanto la famiglia ha affermato, De Cecco è deceduto in seguito a una malattia che purtroppo non gli ha lasciato scampo, ma che l’uomo ha affrontato sempre con coraggio e a testa alta.
Era un uomo intelligente, un grande dirigente, e proprio grazie alle sue doti è riuscito a farsi conoscere e apprezzare in diverse imprese editoriali e sportive. Anche se è andato via per sempre, il suo ricordo resterà nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e lo ha amato, e la sua eredità, fata di passioni e impegno, non scomparirà mai. Per oltre trent’anni, ha rivestito il ruolo di amministratore, divenendo poi presidente della Molino e del Pastificio de Cecco, mostrando le sue doti strategiche e di innovazione con cui ha fatto crescere le attività.
Era molto conosciuto anche nel campo dello sport. Per diverso tempo, ricoprì il ruolo di Presidente del Pescara, squadra di serie c, e grazie al suo impegno, riuscì a far trionfare la squadra, rilanciando il club. Proprio grazie a lui, la società calcistica torna a far parte della Serie B tra il 2009 e il 2011. Con lui se ne va un pezzo di storia dell’Italia, non solo a livello imprenditoriale e calcistico, ma anche umano.

