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Maxi frode, 4 nei guai: stangata per ex finanziere

SAN PRISCO. La terza sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Giuseppe Meccariello con a latere Anna Sofia Sellitto e Raffaele Ferraro, ha emesso la sentenza nel procedimento legato a un maxi raggiro fiscale ai danni dello Stato, stimato in circa 20 milioni di euro.

Il collegio giudicante ha disposto complessivamente 39 anni di reclusione a carico degli imputati principali, ritenuti responsabili di gravi condotte fraudolente. La pena più pesante è stata inflitta all’ex appartenente alla Guardia di Finanza L. C., condannato a 14 anni e 2 mesi di carcere. Seguono D. S., per il quale è stata stabilita una condanna a 7 anni e 2 mesi, e M. Z., che dovrà scontare 5 anni e 2 mesi. Più lieve, invece, la pena nei confronti di A. F. R., a cui sono stati comminati 1 anno e 6 mesi di reclusione.

Esce assolto, perché “il fatto non sussiste”, S. M., prosciolto da ogni accusa.

Durante la requisitoria, il sostituto procuratore Alessandra Converso aveva sollecitato pene ancora più severe: 16 anni e 6 mesi per L. C., 7 anni e 6 mesi per D. S., 7 anni per M. Z., 5 anni e 6 mesi per A. F. R. e 4 anni e 6 mesi per S. M.

La sentenza, arrivata dopo un lungo e complesso dibattimento, chiude uno dei processi più rilevanti in materia di frodi fiscali nel territorio casertano, che ha visto coinvolti professionisti e figure con ruoli di responsabilità.

Il dispositivo conferma la linea dura della magistratura verso chi, attraverso operazioni fittizie e stratagemmi contabili, ha sottratto ingenti risorse all’erario pubblico, danneggiando l’intera collettività.

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