Skip to main content

“Andate via, non voglio l’ambulanza”: e assale il 118

 

Licola. Ancora un episodio di violenza contro gli operatori sanitari nel territorio dell’ASL Napoli 2 Nord. Nella tarda serata di sabato, intorno alle 22.30, l’ambulanza India di Varcaturo è stata allertata per un intervento classificato come codice verde: un uomo lamentava cefalea resistente ai farmaci, in un appartamento della zona di Licola Mare.

All’arrivo dei sanitari, però, la situazione è degenerata. Come raccontato dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, l’infermiera del 118 ha varcato la porta dell’abitazione trovando marito e moglie, entrambi originari dell’Est Europa. Alla domanda di rito sulle condizioni cliniche, l’uomo avrebbe iniziato a inveire con insulti e frasi offensive, sostenendo di accusare dolore a una gamba e non alla testa, come invece era stato riferito nella telefonata al centralino.

Dopo una raffica di improperi – talmente pesanti da non poter essere riportati integralmente – l’equipaggio è stato costretto ad abbandonare l’appartamento, allontanato con la forza e in maniera umiliante.

Quello di Licola rappresenta il dodicesimo episodio di aggressione del 2025 nell’ASL Napoli 2. Sommando anche i casi registrati nell’ASL Napoli 1, il bilancio dall’inizio dell’anno sale a 52 aggressioni totali.

Il fenomeno, spesso liquidato come semplice maleducazione, rischia però di avere conseguenze ben più gravi. Non solo per la sicurezza degli operatori sanitari, ma anche per la collettività: chiamare un’ambulanza e poi rifiutarne l’intervento con modi violenti può configurare anche il reato di procurato allarme.

Ancora una volta, l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate richiama l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica: proteggere chi lavora in prima linea nel soccorso sanitario è un’urgenza che non può più essere ignorata.

Un click e sei sempre informato! Iscriviti al nostro canale WhatsApp per ricevere le news più importanti. Premi qui ed entra!