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Coprifuoco per gli adolescenti, città si interroga sull’emergenza movida

CASAL DI PRINCIPE. A Casal di Principe il tema della sicurezza urbana e della tutela dei giovani è al centro di un confronto pubblico organizzato dal movimento cittadino PrimaVera Casale, rappresentato in Consiglio comunale da Elisabetta Corvino e Antonio Schiavone. L’incontro-dibattito, fissato per mercoledì 24 settembre alle ore 18:00 nella Sala consiliare del Comune, ha come focus il delicato equilibrio tra movida, emergenza educativa e necessità di garantire ordine e serenità nella vita cittadina.

La discussione nasce anche a seguito dell’ordinanza firmata dal sindaco Ottavio Corvino, che vieta ai minori di 14 anni di circolare da soli tra mezzanotte e le 6 del mattino. Una misura che intende contrastare episodi di degrado e comportamenti a rischio nelle ore notturne, ma che al tempo stesso solleva interrogativi sulle strategie educative e sul ruolo delle famiglie e delle istituzioni.

Al convegno interverranno, oltre al primo cittadino, il presidente del Consiglio comunale Adolfo Ferraro, l’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Cantiello, il consigliere provinciale Luca Coronella, il comandante della Polizia Locale Nicola Esposito, il rappresentante della Croce Rossa Pasquale Vassallo, quello della Protezione Civile Ulderico Caterino, nonché una rappresentanza delle forze dell’ordine e i parroci delle parrocchie cittadine.

Fondamentale anche la presenza dei dirigenti delle scuole del territorio: Tommasina Paolella, Maria Amalia Zumbolo, Angela Maria Schiavone, Silvana Di Caterino, Carla Taddeo, Carla Cantelli, Rosa La Storia, Antonella Cerrito, Suor Camilla Corvino, Suor Cecilia Caniglia, Filomena Martino, Pietro Corvino, Ernesto Natale, Maria De Marco, Sonia Signore. Parteciperanno inoltre Marcantonio Diana della cancelleria del Tribunale Napoli Nord, i rappresentanti dei consigli d’istituto, le associazioni locali e gli stessi membri di PrimaVera Casale.

Il confronto servirà a raccogliere proposte e a valutare soluzioni condivise, cercando di coniugare fermezza istituzionale e percorsi educativi. Un dibattito che rappresenta un passo importante per trasformare un’ordinanza emergenziale in un’opportunità di riflessione collettiva sul futuro dei giovani casalesi.

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