Aversa. L’atteso procedimento giudiziario che vede coinvolti 22 dipendenti del Comune di Aversa accusati di assenteismo subirà un ulteriore slittamento. L’udienza preliminare, in corso davanti al giudice Forte presso il Tribunale di Napoli Nord, non si è potuta celebrare a causa della tardiva notifica di convocazione per uno degli imputati, Michele Sabia. Il fascicolo tornerà in aula soltanto a metà gennaio del prossimo anno.
Molti degli indagati hanno già manifestato la volontà di non arrivare al processo ordinario, chiedendo di accedere a riti alternativi come il giudizio abbreviato o la messa alla prova. Solo quattro persone, tra cui Paolo Ruscigno – il dipendente comunale dal cui comportamento sarebbero partite le verifiche – sembrano intenzionate a proseguire con il rito ordinario.
Oltre a Sabia e Ruscigno, risultano tra gli imputati anche Francesca Cinquegrana, i dirigenti Giovanni Gangi e Raffaele Serpico, Michele Cipullo, Carmela Giametta, Giuseppe Nugnes, Tommaso Mastronardi, Cristina Accardo, Maria Grazia Chianese, Daniele Della Vecchia, Giovanna Di Girolamo, Michele Faraone, Angelo Iorio, Vincenzo Pagano, Rosa Parisi, Antonio Pellegrino, Filippo Rotunno, Anna Romano, Andrea Trabucco e Raffaele Maddalena.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, coordinati dalla Procura di Napoli Nord, l’inchiesta prese il via dopo che Ruscigno fu notato entrare in ufficio anche a tarda mattinata. La Guardia di Finanza installò telecamere negli uffici comunali, scoprendo una rete di timbrature irregolari e colleghi compiacenti che consentivano ad altri di assentarsi, ritardare l’ingresso o abbandonare anticipatamente il lavoro.
Il Comune di Aversa, costituitosi parte civile nel procedimento, è rappresentato dall’avvocato Raffaele Costanzo.
La vicenda, che da tempo ha acceso i riflettori sul fenomeno dell’assenteismo negli enti locali, dovrà ora attendere l’inizio del 2026 per un nuovo passo avanti in tribunale.
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