
ORTA DI ATELLA/POMIGLIANO D’ARCO. Un episodio di violenza scoppiato all’interno di un locale notturno si è chiuso in tribunale con una sentenza pesante: sei persone condannate e una assolta. La decisione è arrivata dal Collegio C del tribunale di Nola, al termine di un processo che ha riguardato sette imputati accusati, a vario titolo, di rissa, lesioni, minacce e altri reati connessi.
Tra i condannati figurano anche due appartenenti all’Arma dei Carabinieri: uno proveniente da Orta di Atella e l’altro residente a Casalnuovo. Per entrambi la pena stabilita è di due anni e quattro mesi di reclusione. Nella lista dei responsabili riconosciuti colpevoli compaiono inoltre due fratelli della provincia di Napoli, un imprenditore legato alla gestione del locale ormai chiuso e un giovane della periferia partenopea. Assoluzione piena, invece, per un altro militare dell’Arma, proveniente dall’area flegrea, che ha visto cadere ogni accusa.
Il collegio giudicante ha anche disposto risarcimenti in sede civile. I due carabinieri condannati e l’imprenditore dovranno indennizzare i fratelli coinvolti nella colluttazione, mentre questi ultimi saranno a loro volta obbligati a risarcire un carabiniere dell’agro aversano rimasto ferito.
La vicenda risale a marzo 2018, quando, in un food bar di Pomigliano d’Arco – oggi chiuso – una discussione degenerò rapidamente in una violenta rissa. In pochi minuti l’atmosfera di festa lasciò spazio a calci, pugni e minacce, con il coinvolgimento di clienti e personale.
La sentenza rappresenta solo il primo grado di giudizio: tutti gli imputati restano infatti innocenti fino a eventuale conferma definitiva in appello o Cassazione.
Un caso che riporta alla ribalta le tensioni di quella notte e che mostra come una serata di svago possa trasformarsi in una vicenda giudiziaria complessa e lunga anni.

