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Neonato mangia cannabis e finisce in ospedale

Regionale. Un bambino di pochi mesi, residente a San Pietro a Patierno, è stato ricoverato in condizioni critiche all’ospedale pediatrico Santobono dopo aver ingerito accidentalmente sostanze stupefacenti. Il piccolo è arrivato al pronto soccorso nella notte tra il 9 e il 10 settembre in stato comatoso, accompagnato dai genitori visibilmente sotto shock.

I medici, dopo una prima valutazione clinica, hanno ipotizzato subito un’intossicazione e hanno disposto una serie di esami tossicologici. Le analisi hanno confermato la presenza di THC, il principio attivo della cannabis. Il bimbo è stato quindi sottoposto a trattamenti di decontaminazione e a una forte idratazione per permettere all’organismo di espellere la sostanza. Dopo due giorni di ricovero, i parametri vitali sono rientrati nella norma, ma la paura è stata enorme.

Secondo quanto riferito dal personale sanitario, il piccolo mostrava sintomi inequivocabili: difficoltà respiratorie, perdita di coscienza e marcata debolezza muscolare. Solo l’intervento tempestivo dei medici ha evitato il peggio.

L’episodio non è isolato: appena 24 ore dopo, un altro neonato è giunto al Santobono con sintomi simili, dopo essere stato inizialmente portato al Vecchio Pellegrini. In quel caso la madre avrebbe riferito che il figlio aveva raccolto qualcosa da terra in un’area verde vicino a piazza Garibaldi.

Due episodi ravvicinati che accendono i riflettori su un fenomeno preoccupante: le intossicazioni da sostanze stupefacenti nei bambini, un’emergenza che richiede attenzione sia da parte delle famiglie sia delle istituzioni.

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