
Arienzo/Caserta/Casal di Principe. Una breve vacanza a Mykonos, offerta da un imprenditore interessato a un appalto per il servizio di vigilanza interna dell’Università Parthenope, è al centro del provvedimento con cui il gip del Tribunale di Napoli, Nicola Marrone, ha disposto la sospensione per dodici mesi del rettore Antonio Garofalo. L’episodio rientra in una più ampia inchiesta della Procura di Napoli, coordinata dall’aggiunto Michele Del Prete e condotta dai pm Maurizio Giordano e Vincenzo Ranieri, che ha portato a 17 misure cautelari. L’indagine riguarda un presunto sistema illecito di gestione degli appalti riconducibile a Nicola Ferraro, ex consigliere regionale Udeur e già condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione camorristica.
Per quanto riguarda Garofalo, figura accademica di rilievo e considerato tra i possibili successori alla guida della Crui, l’accusa iniziale era di corruzione per aver revocato un appalto alla Romeo Gestioni spa a favore della Dusmann Service spa, ritenuta vicina al gruppo Ferraro. Tuttavia, il gip ha escluso riscontri concreti per sostenere l’ipotesi corruttiva.
Il rettore, in una nota, ha dichiarato la sua totale estraneità, esprimendo fiducia nella giustizia e sottolineando di non avere mai avuto rapporti con le persone coinvolte. Dall’ateneo è arrivata la conferma che le contestazioni relative a presunti favori per la vacanza siano state smentite dalle prove difensive.
Sotto indagine resta invece la presunta turbativa d’asta, legata alla modifica dei parametri di gara per un appalto da 3 milioni di euro. Al centro, la figura di Massimo Cirillo, ritenuto intermediario, e un pagamento di 30mila euro a un pubblico ufficiale non identificato. Le verifiche hanno accertato solo che, nell’estate 2023, Garofalo e la sorella (estranea ai fatti) soggiornarono per cinque giorni in una villa di Cirillo, sostenendo solo spese minime per colazioni e servizi balneari. Per il gip, tali utilità non rappresentano il prezzo di una corruzione, ma resta da chiarire l’eventuale ruolo del rettore nella variazione della gara.

