
SPARANISE. Un episodio sconvolgente ha scosso nella serata di ieri la tranquilla comunità di Sparanise. L’allarme è scattato quando un residente, insospettito dal forte e persistente odore proveniente da un appartamento in via Ragozzino, ha deciso di avvisare le forze dell’ordine.
Sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione, che, una volta entrati nell’abitazione, si sono trovati davanti a una scena agghiacciante: il corpo senza vita di un uomo, ultrasettantenne, giaceva in avanzato stato di decomposizione.
Dalle prime verifiche, la morte risalirebbe a circa un mese fa. Un dettaglio inquietante è emerso durante i primi accertamenti: in tutto questo tempo, all’interno della casa era rimasta la moglie, una donna originaria dell’Est Europa, di età nettamente più giovane rispetto al coniuge. La donna, interrogata sul posto, non sarebbe riuscita a fornire spiegazioni chiare né sulle circostanze del decesso né sulla scelta di non contattare immediatamente i soccorsi o le autorità.
Secondo una prima ricostruzione, il decesso potrebbe essere avvenuto per cause naturali, ma sarà l’esame medico-legale a chiarire ogni dubbio. I carabinieri, coordinati dalla competente Procura, hanno avviato le indagini per accertare con precisione tempi e modalità della morte e per comprendere le ragioni del comportamento della moglie.
L’episodio ha destato forte sgomento tra i residenti della zona, che descrivono la coppia come riservata e poco incline ai rapporti sociali. La vicenda, oltre a sollevare interrogativi di natura investigativa, apre anche riflessioni sul dramma della solitudine e sulle situazioni di isolamento che possono consumarsi dietro le porte chiuse delle abitazioni.
Le indagini proseguono, in attesa dei risultati dell’autopsia, per dare un quadro definitivo a una storia che ha lasciato tutti senza parole.

