
CASERTA. Da luogo simbolo della ’ndrangheta a meta turistica discussa: il complesso di Nicotera, già sequestrato per legami con la cosca Mancuso, aveva riaperto da poco. Ma la nuova gestione è finita al centro di un caso di intossicazione alimentare che ha coinvolto decine di ospiti, in gran parte provenienti dalla provincia di Caserta.
Si parla di circa 60 persone, compresi diversi bambini tra i 2 e i 4 anni, finite in ospedale con sintomi come vomito e dissenteria. L’origine, ancora da confermare, potrebbe essere legata a pietanze servite nel ristorante interno: tra queste würstel e patatine.
Alcuni turisti casertani raccontano un vero incubo. Secondoq uanto emerso dopo le 16, in mezza struttura sono cominciati i malori. Le camere erano in pessime condizioni, con infiltrazioni e crepe. Il cibo già nei giorni scorsi aveva odore e aspetto poco invitanti.
NAS e azienda sanitaria provinciale hanno avviato un blitz, sequestrando campioni alimentari e disponendo la distruzione di tutte le scorte. Molti degli intossicati, rientrati a casa o ancora ricoverati, si stanno organizzando per una class action.
Il silenzio della direzione è assordante: telefono staccato, mentre i carabinieri presidiano ancora la struttura per ricostruire ogni dettaglio della vicenda che ha rovinato le ferie a decine di famiglie casertane.

