NAZIONALE – Dopo autovelox e tutor, sulle strade italiane debutta un nuovo strumento di controllo pensato per aumentare la sicurezza stradale: il “sorpassometro“. A differenza dei classici rilevatori di velocità, questo apparecchio è progettato per individuare i sorpassi effettuati dove non sono consentiti, una delle manovre più rischiose e causa di incidenti gravi.
Il sistema si basa su una combinazione di sensori posizionati nell’asfalto e telecamere ad alta definizione. Quando viene rilevata un’infrazione, il dispositivo registra automaticamente un breve filmato di circa 15 secondi, che costituisce la prova della violazione. I dati del veicolo e il relativo verbale vengono poi trasmessi direttamente alle autorità competenti, che provvedono a notificare la multa al proprietario dell’auto.
Uno dei primi comuni ad adottare la tecnologia è Acquappesa (Cosenza), lungo la trafficata SS18, teatro di frequenti sorpassi azzardati. Dal 4 agosto il sorpassometro è operativo e già attivo come deterrente. Grazie ai video registrati, gli agenti dispongono di prove inconfutabili per sanzionare chi infrange le regole.
Le conseguenze per chi viene sorpreso dal sorpassometro non sono leggere:
- in area urbana: multe da 42 a 173 euro e decurtazione di 2 punti;
- su strade extraurbane: sanzioni fino a 345 euro e 3 punti in meno;
- in prossimità di curve o dossi: fino a 666 euro, sospensione della patente da 1 a 3 mesi e 10 punti sottratti;
- nei casi più gravi, come la guida contromano, le multe possono superare i 1.300 euro.
Secondo le autorità, il sorpassometro rappresenta un passo avanti nella lotta agli incidenti causati da imprudenze alla guida. Non si tratta solo di multe salate, ma di un modo per scoraggiare comportamenti pericolosi e ridurre drasticamente i rischi sulle strade più critiche del Paese.
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