Marcianise. Si è concluso da poche ore l’incontro tra la direzione aziendale della Tma (subentrata a Jabil) e la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU), convocato per discutere del licenziamento di un lavoratore, provvedimento che i sindacati definiscono “mai accaduto in trent’anni di storia” dello stabilimento di Marcianise.
La RSU ha espresso solidarietà al collega coinvolto, giudicando la decisione dell’azienda “profondamente ingiusta” e sottolineando come sia arrivata in un momento di particolare fragilità per l’intero comparto produttivo. Secondo i rappresentanti dei lavoratori, le motivazioni presentate dall’azienda non sono state convincenti, mentre il dipendente – spiegano – avrebbe fornito nei tempi previsti dalla legge tutte le giustificazioni del caso.
Durante il confronto, la RSU ha ribadito la propria contrarietà al licenziamento, evidenziando che gli episodi recenti hanno creato un clima di incertezza e tensione tra gli addetti. I sindacati hanno inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di preservare il rispetto della persona, del lavoro e di corrette relazioni industriali, fondate sul dialogo e sulla responsabilità reciproca.
«Dietro ogni numero di matricola – hanno ricordato – c’è un padre di famiglia. Chiediamo all’azienda di privilegiare l’aspetto umano e il senso di responsabilità, al di là della ricostruzione dei fatti contestati, e di rivedere la propria decisione ritirando il licenziamento».
La RSU ha reso noto di essere già in contatto con le Segreterie Provinciali di FIM, FIOM, UILM e FAILMS per definire le iniziative a sostegno del lavoratore e ottenere il suo pieno reintegro.
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