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Maxi rogo nell’impianto di rifiuti: Coldiretti chiede tavolo tecnico regionale

Teano/Caserta. Sabato scorso c’è stato un vasto incendio nel territorio di Teano. Le fiamme hanno interessato un’azienda di raccolta e stoccaggio di rifiuti, ciò ha comportato non pochi danni, non solo all’area interessata, ma anche all’ambiente circostante, con valori di inquinamento preoccupanti.
Per tale ragione, la Coldiretti Caserta si è fatta avanti chiedendo un tavolo tecnico, di seguito il loro comunicato:
Un tavolo tecnico per valutare i danni da inquinamento ambientale subiti dalle aziende agricole interessate dal rogo di rifiuti delle zone di Teano e Riardo”. Questa la richiesta avanzata dal presidente di Coldiretti Caserta Enrico Amico in seguito ai dati diffusi dall’Arpac che confermano un aumento dei valori di inquinamento dell’aria della zona
Il monitoraggio dell’Arpac ha accertato che il livello totale di diossine, furani, policlorobifenili diossina-simili dispersi in atmosfera è pari a 0,27 pg/Nm3 I-TEQ (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente), quasi il doppio rispetto al valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica pari a 0,15 pg/Nm3 I-TEQ. Valori che hanno costretto il sindaco di Teano Giovanni Scoglio a bloccare con un’ordinanza la raccolta di frutta e ortaggi.
“Fortunatamente -prosegue Amico- nei dintorni dello stabilimento di Teano la maggior parte delle coltivazioni riguardano frutta a guscio come le nocciole che non rischiano l’inquinamento da microplastica, nei pressi di Riardo invece ci sono coltivazioni di mais per Insilati e siamo anche al limite della zona di coltivazione delle mele annurche. Per questo è necessario che la Regione Campania convochi con urgenza un tavolo tecnico per valutare eventuali danni alle coltivazioni in modo da prevedere ristori verso le aziende danneggiate”. 
Un rogo pericoloso quello che ha coinvolto l’azienda di stoccaggio rifiuti Campania Energia di Teano. Le fiamme hanno investito un cumulo di 40mila metri quadrati di materiale speciale andato in fiamme, soprattutto plastica e che non può restare senza colpevoli.
 
“Coldiretti Caserta è pronta a costituirsi parte civile al fianco delle Istituzioni nei procedimenti che saranno avviati per stabilire i colpevoli di tale disastro e per consentire agli agricoltori che hanno subito danni di vedere riconosciuti i propri diritti” conclude il presidente di Coldiretti Caserta Enrico Amico.”

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