Skip to main content

Droga dalla Spagna per il clan: ras sottoposto a custodia cautelare

Regionale. Su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, è stata diffusa la notizia che durante la mattinata di oggi il Centro Operativo di Napoli della Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un esponente di vertice del clan Amato-Pagano, il quale è indagato per i reati di associazione di tipo mafioso (art. 416 bis c.p.) e rapina (art. 628 c.p.).

Il provvedimento, era stato emesso dal GIP del Tribunale di Napoli il 28 novembre 2024 su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ma non è stato possibile eseguirlo durante la giornata del 17 dicembre 2024 perché l’indagato era irreperibile, poi localizzato in Spagna.

Il 15 gennaio 2025, il GIP di Napoli ha richiesto l’emissione di un mandato di arresto europeo, che è stato poi autorizzato il 5 agosto 2025 dal Tribunale Centrale di Madrid. L’uomo in questione era già stato arrestato a Barcellona il 17 gennaio 2025 in esecuzione di un altro mandato di arresto europeo, ed è stato poi estradato in Italia durante il mese di marzo scorso, venendo poi recluso nel carcere di Civitavecchia. È in questa sede che gli è stata notificata la nuova misura cautelare.

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza sul suo ruolo di capo, promotore e organizzatore del clan Amato-Pagano, in particolare come referente per le aree di Mugnano di Napoli e Melito di Napoli. Secondo gli
investigatori, in accordo con i reggenti e i capi famiglia del sodalizio, l’indagato avrebbe gestito il traffico di stupefacenti dalla Spagna verso l’Italia.

Si tratta dell’ultimo arresto legato alla maxi-operazione che è stata eseguita il 17 dicembre 2024 contro il clan camorristico Amato-Pagano, che aveva già portato in carcere numerosi affiliati, oggi in attesa dell’udienza preliminare dinanzi al Tribunale di Napoli.

Si ricorda che la misura cautelare è stata disposta nell’ambito delle indagini preliminari, di conseguenza, l’indagato, come gli altri destinatari del provvedimento, è presunto innocente fino a sentenza definitiva.

Un click e sei sempre informato! Iscriviti al nostro canale WhatsApp per ricevere le news più importanti. Premi qui ed entra!