
Nazionale. Pippo Baudo, il volto più iconico della televisione italiana, è morto a 89 anni in una data simbolica: un sabato sera, la stessa serata che per decenni fu il palcoscenico naturale dei suoi programmi. Nato a Militello in Val di Catania nel 1936, Baudo è stato il presentatore per eccellenza, colui che ha accompagnato intere generazioni di italiani con varietà e spettacoli entrati nella storia.
In Rai aveva iniziato nei primi anni Sessanta, imponendosi subito per talento e carisma. La consacrazione arrivò con Settevoci nel 1966 e, due anni dopo, con la sua prima conduzione del Festival di Sanremo. Quel palco lo vide protagonista per ben tredici volte, dal 1968 al 2008, record tuttora imbattuto. Non solo: fu anche direttore artistico della kermesse in sette edizioni.
Il sabato sera della tv generalista portava spesso il suo marchio: Canzonissima, Domenica In, Fantastico, Serata d’onore, Novecento, tutti programmi che hanno segnato un’epoca. Da Baudo sono passati e ripartiti artisti e cantanti come Laura Pausini, Giorgia, Andrea Bocelli, Lorella Cuccarini, Heather Parisi, Anna Oxa, Milva e tanti altri.
Nonostante la sua carriera fosse legata indissolubilmente alla Rai, non mancò un passaggio a Fininvest negli anni Ottanta, interrotto presto da un ritorno a “casa”, per guidare ancora una volta i grandi appuntamenti del servizio pubblico.
Negli ultimi anni aveva scelto il ritiro dalla vita pubblica, apparendo raramente in tv. L’ultima volta, nel 2023, in collegamento con Mara Venier. La sua morte di sabato sera – il giorno che fu il suo regno televisivo – chiude idealmente un cerchio: se n’è andato il “maestro” nel momento che più lo rappresentava, quando la famiglia italiana si riuniva davanti allo schermo per seguirlo.

