
ACERRA. Ferragosto, si sa, regala storie da ombrellone. Ma questa volta l’ombrellone serve solo per l’ombra… di una cappella gentilizia. Come riporta Il Roma, due cuori infedeli avevano trovato il loro “nido d’amore” nel luogo più silenzioso della città: il cimitero.
Lì, tra fiori finti e lapidi, la passione è sbocciata di nascosto per mesi, protetta da un silenzio che, evidentemente, non è eterno.
La tresca è finita come nei migliori film di azione: la moglie del fedifrago, insospettita, fruga nel telefono e trova chat e video da bollino rosso. Invece di rivolgersi a un avvocato, decide di avvisare il marito dell’amante. Risultato? Il cornuto numero due, rosso di rabbia, intercetta il rivale in strada e gli rifila una raffica di schiaffi e pugni, costringendolo a trovare un nuovo rifugio: non più la cappella, ma il negozio sotto casa.
Sul posto arrivano le forze dell’ordine, ma la morale è già scritta: quando si dice “amore eterno”, non significa per forza “pace eterna”.

