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Bidognetti, cambio al vertice dopo l’ordine di Nanà

CASAL DI PRINCIPE. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa, nell’estate del 2022 all’interno del gruppo criminale legato alla famiglia Bidognetti si sarebbe verificato un rilevante cambiamento ai vertici, deciso direttamente dalla cella del presunto reggente Gianluca Bidognetti, detto Nanà, figlio dello storico boss ergastolano Francesco Bidognetti, noto come Cicciotto ’e mezzanotte.

 

La sostituzione interna sarebbe nata dopo l’arresto di Giosuè Fioretto, accusato di estorsione nei confronti di un imprenditore di Castel Volturno. Per Nanà, quell’episodio rappresentava un grave errore strategico, che coinvolgeva non solo l’esecutore ma anche chi avrebbe pianificato l’azione, ossia Giovanni Stabile.

 

Dal carcere di Terni, Bidognetti avrebbe quindi dato indicazioni di escludere la coppia Fioretto–Stabile, scegliendo di affidare nuovi incarichi a Giuseppe Carrano, conosciuto come Peppe ’e miano. Quest’ultimo è figlio di Rosalba Carrino, sorella di Anna Carrino, collaboratrice di giustizia e madre dello stesso Nanà.

 

Gli investigatori descrivono Carrano come vicino anche al gruppo criminale dei Nappello. Secondo le indagini, avrebbe svolto un ruolo fondamentale nella gestione dei contatti con il boss detenuto, ospitando nella propria abitazione telefonate dirette in carcere. Tali comunicazioni avrebbero avuto come obiettivo il collegamento tra il vertice e i vari affiliati, sfruttando presunti cellulari non autorizzati dietro le sbarre. In seguito, Carrano sarebbe stato incaricato di riscuotere i proventi illeciti dai responsabili di zona nei territori controllati dal clan.

 

Il suo nome era già comparso nelle carte giudiziarie del 2020, in un’intercettazione tra Anna e Rosalba Carrino, in cui si parlava della scarcerazione di Carrano e del rischio che potesse finire coinvolto in una faida a Chiaiano.

 

È importante sottolineare che Giuseppe Carrano non è destinatario di alcuna misura cautelare nell’ambito delle più recenti indagini e che, come previsto dalla legge, va considerato innocente fino a eventuale condanna definitiva.

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