
CASAL DI PRINCIPE. Un’intercettazione ambientale, captata all’interno di un’abitazione privata il 1° aprile 2022, ha rivelato uno spaccato significativo delle dinamiche familiari e degli interessi illeciti della famiglia Letizia, al centro di un’indagine più ampia che ha portato due giorni ad eseguire 8 arresti. Protagonisti della conversazione sono Raffaele Letizia e il figlio Paolo, coinvolti in un dialogo che mette in luce il coinvolgimento del cognato Michele nel mondo delle scommesse.
Il padre inizia la conversazione chiedendo al figlio di mettere via lo smartphone: “Paolè, ma… il telefono ce l’hai sotto?”, domanda con insistenza, aggiungendo poi: “Ce l’hai chiuso?”. Un accorgimento che rivela consapevolezza del rischio di essere intercettati, come in effetti è accaduto.
“Quindi fa sessanta al mese”
Il tema centrale del dialogo è il presunto giro di scommesse gestito da Michele, cognato di Paolo e indicato come soggetto chiave dell’organizzazione. “Quello di Giuseppe qua. Siamo arrivati dal parente…”, afferma Raffaele, per poi lasciarsi andare a osservazioni più esplicite: “Fa quindici, sedicimila euro di giocata a settimana, anche di più… quindi fa un sessanta al mese”. Una cifra impressionante, confermata anche da Paolo: “Fa parecchio, perché?”.
Il tono della conversazione si fa sempre più operativo. Raffaele suggerisce come gestire la situazione: “Vabbè, ma loro ora trovano la soluzione”. E ancora: “Gli è stato spiegato, la soluzione”. Le indicazioni sembrano riguardare l’opportunità di usare nomi diversi per non far ricondurre le giocate a soggetti già attenzionati.
“Il giocatore forte lo metti sulla Snai”
La conversazione si sofferma anche sull’operatività del cognato Michele: “Poi Michele porta le cose a me e poi vedi, so tutto io… lui ha tutte e due le cose, abbuono buono, quando vedi il giocatore forte lo metti sulla SNAI… turbamente… si è sempre fatto così”.
Raffaele Letizia spiega che in passato ci sarebbero stati problemi: “Già gli è stato fatto, già questi gli hanno portato uno e sono successe le tarantelle… mo mi vergogno ad andare un’altra volta”. In altre parole, certi meccanismi sembravano essere già stati collaudati ma anche oggetto di intoppi che hanno costretto la rete a modificare le modalità operative.
La figura di Michele appare strategica, un punto di contatto tra i giocatori e le piattaforme di scommesse, ufficiali e non. L’interesse di Letizia Raffaele è evidente: garantire un flusso continuo di incassi senza attirare sospetti. “Ma a noi che ce frega di loro… tu hai capito cosa voglio dire?”, insiste con Paolo, che sembra esitare sulle implicazioni delle scelte.

