SAN TAMMARO. Un uomo di 38 anni, residente a San Tammaro, è stato riconosciuto colpevole dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere con un verdetto che lo condanna a dodici mesi di carcere. L’individuo svolgeva attività di tutor privato per uno studente di quattordici anni. Il giudice monocratico Giuseppe Meccariello, al termine del processo con rito abbreviato, ha disposto la sentenza, includendo anche l’obbligo per il condannato di risarcire i costi legali sostenuti dai familiari della vittima, che si sono costituiti parte civile tramite gli avvocati Gianluca Giordano e Andrea Balletta.
Il caso, portato alla luce dalle indagini, ruota attorno al rapporto di fiducia nato tra il minore e il suo insegnante privato. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’adolescente si sarebbe rivolto all’adulto per ricevere supporto scolastico pomeridiano. Tuttavia, il trentottenne avrebbe abusato di tale rapporto, inviando al ragazzo numerosi messaggi tramite l’applicazione Whatsapp. Nel fascicolo processuale risultano più di novanta comunicazioni, inviate nel breve arco di tempo compreso tra il 10 e il 15 febbraio del 2022. Tali messaggi contenevano immagini dal contenuto sessualmente esplicito e inviti a compiere comportamenti di natura sessuale.
Le prove raccolte hanno evidenziato come il flusso di messaggi sia stato continuo e mirato ad attirare l’attenzione del minore con lusinghe e proposte inopportune. La sentenza prende atto della gravità della condotta e della vulnerabilità della vittima, sottolineando la necessità di tutelare i minori da simili abusi, soprattutto in contesti in cui il rapporto di fiducia porta a una posizione di influenza da parte dell’adulto. La decisione della magistratura evidenzia l’importanza dei controlli e della prevenzione nei contesti educativi ext
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