
AGGIORNAMENTO ARIENZO. Il sindaco Giuseppe Guida, alla luce degli accadimenti descritti nell’articolo, verificatisi lo scorso week end ha revocato l’autorizzazione per la giostra Tagadà in piazza Lettieri che attirava tutti i bulletti del comprensorio.
Arienzo/Airola. Movida violenta nella valle di Suessola, soprattutto a causa di diversi scalmanati, impavidi e pericolosi che si riversano nei punti più frequentati durante il week end.
Arienzo è sicuramente da monitorare e da controllare maggiormente per via del fatto che ogni fine settimana, per un’offerta molto ampia, arrivano centinaia e centinaia di giovani, provenienti anche dai comuni limitrofi, ad esempio San Felice a Cancello.
L’episodio più grave è accaduto sabato scorso in piazza Lettieri nei pressi del Tagadà, giostra che storicamente attira i giovani a cui piace ‘spararsi la posa’.
Nei pressi di questa giostra c’è stato un accenno di rissa con dei ragazzi, alcuni minorenni che hanno circondato un 50enne che evidentemente li stava redarguendo.
Nella contesa è intervenuto anche un vigile urbano a cui uno dei giovani aggressori, proveniente dalla frazione San Marco ha risposto: “Lo so che non mi puoi fare nulla, vuoi vedere che ora prendo la pistola e ti sparo?”.
Successivamente per questo episodio sono stati interessati anche i carabinieri.
Sempre nello scorso week end sono volate sedie nella zona di piazza Valletta, dove c’è stata una lite tra giovani, uno sicuramente proveniente da fuori paese, è volata anche qualche sedia ma poi la situazione è tornata alla normalità.
La bagarre in trasferta
Lo scorso sabato invece ad Airola, un altro punto caldo della movida per la valle Caudina, una comitiva di ragazzi di Arienzo è stata presa di mira da gente del posto vicina a pregiudicati del clan Pagnozzi.
Un ragazzo , sportivo di arti marziali, è stato oggetto di un’aggressione, per via di un bicchiere da drink lasciato sopra un’auto.
Un soggetto del posto ha cercato di menarlo ma è stato steso con un pugno dall’arienzano che poi si è ritrovato addosso una ventina di caudini e ha avuto la peggio.
Tra loro c’erano alcune teste calde appartenenti come famiglia ad una fazione dei Pagnozzi. Alla fine l’atletico arienzano, si è rialzato ed è andato via, speriamo che non ci sarà un seguito.

