REGIONALE. Una violenta scossa di terremoto ha scosso Napoli e gran parte della provincia nel tardo pomeriggio di oggi, gettando nel panico migliaia di cittadini. L’evento sismico, di magnitudo ancora in fase di valutazione definitiva da parte dell’INGV, è stato nettamente avvertito in tutti i quartieri collinari della città – da Vomero a Posillipo – fino al cuore del centro storico e in diverse zone della provincia a nord, tra cui l’Aversano. Ovviamente l’area flegrea, da Fuorigrotta verso Pozzuoli è a stata messa a dura prova.
Epicentro nell’area flegrea
Secondo le prime stime, l’epicentro del sisma è stato idnividuato ancora una volta nell’area dei Campi Flegrei, già da mesi sotto stretta osservazione per l’aumento dell’attività sismica e il costante fenomeno del bradisismo. La scossa, molto superficiale, è stata particolarmente intensa e ha causato tremori durati diversi secondi, sufficienti a far uscire di casa alcuni residenti. L’epicentro è di 4.6, il più alto registrato nel 2025, a 5 chilometri di profondità.
Paura nei quartieri collinari
La zona collinare di Napoli è tra quelle che ha registrato con più forza il movimento tellurico. Numerose segnalazioni sono arrivate dal Vomero, da via Cilea a via Scarlatti, da Posillipo, Arenella e Camaldoli, dove i lampadari hanno oscillato vistosamente e molte persone si sono riversate per strada, prese dal panico. Il sisma è stato chiaramente percepito anche in diversi comuni dell’Aversano.
Al momento non si registrano danni a persone o edifici, ma la protezione civile è già all’opera per monitorare la situazione.
La scossa odierna riaccende l’attenzione sull’urgenza di piani di evacuazione, prevenzione e informazione nella zona più a rischio sismico della regione. I cittadini chiedono chiarezza e tempestività nelle comunicazioni, mentre le istituzioni rilanciano la necessità di convivenza consapevole con un fenomeno che, da tempo, non può più essere ignorato.
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