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I NOMI. Casa della droga, 4 nei guai: scattano arresti e denunce

Di 16 Giugno 2025Giugno 17th, 2025Agro Aversano e Litorale, Cronaca

L’aggiornamento

CASAL DI PRINCIPE. Nel blitz all’interno dell’appartamento all’incrocio tra via Marsala e via Matera, sono stati fermati tre giovani: Raffaele Di Puorto, 20 anni, Domenico Spada, 18 anni, e un ragazzo di soli 15 anni. Tutti sono residenti a Casal di Principe. Denunciato anche, E.G., trovato in possesso di una dose di hashish. Raffaele Di Puorto è anche indagato per favoreggiamento nell’omicidio di Giuseppe Turco, avvenuto a Villa Literno nel 2023.

Il primo lancio

Casal di Principe. Colpo al traffico di stupefacenti a Casal di Principe: arrestati tre ragazzi, uno è minorenne

 

Nuovo blitz delle forze dell’ordine contro il traffico di droga nel cuore dell’agro aversano. I militari dell’Arma di Casal di Principe hanno scoperto e smantellato un piccolo centro di smistamento di sostanze stupefacenti, rinvenendo all’interno di un appartamento un chilo di hashish, quasi 60 grammi di marijuana, strumenti per il confezionamento, bilancini di precisione, denaro in contanti, coltelli, e persino una pistola giocattolo.

 

Tre giovani del posto sono finiti in manette: due maggiorenni, R.D.P. di 21 anni e D.S. di 19, sono stati trasferiti nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Il terzo, appena 16enne, è stato affidato a una struttura per minori situata nella zona dei Colli Aminei, a Napoli.

 

Il sequestro è avvenuto in via Matera, a poca distanza da via Taormina, luogo già noto alle cronache per essere stato teatro, a dicembre, di una scoperta inquietante: un vero e proprio punto vendita di droga con una stanza allestita per il consumo immediato. In quell’occasione, le autorità avevano rinvenuto linee di cocaina già pronte per essere sniffate.

 

Dopo la chiusura di quella “base”, sembra che l’organizzazione criminale abbia spostato il proprio centro operativo nella vicina via Matera, dove la droga era nascosta con ingegnosità: all’interno di barattoli di vetro, confezioni camuffate con loghi pubblicitari e perfino un peluche. Tutto era già suddiviso in dosi pronte per essere distribuite sul mercato locale, con un potenziale guadagno significativo per le casse del crimine.

 

Questo intervento dei carabinieri si inserisce in una più ampia attività di controllo del territorio che lo scorso anno aveva portato, durante un’irruzione, alla cattura di Giorgio Monaco, detto “Mowgli”. All’epoca fu sorpreso in un’abitazione usata come deposito di cocaina e tentò invano la fuga scavalcando i tetti. Quel blitz avvenne pochi giorni dopo due episodi di violenza a sfondo camorristico, con sparatorie in piazza Mercato e via Bologna.

Le indagini di allora avevano evidenziato l’esistenza di due fazioni: una riconducibile alla linea di Schiavone junior, l’altra facente capo al gruppo legato alla corrente Bidognetti del clan dei Casalesi. È proprio su questa seconda organizzazione – solida e radicata, con una fitta rete di giovani complici e legami anche con circuiti di prostituzione gestiti da cittadini albanesi e romeni – che si concentrano oggi le attenzioni delle forze investigative.

 

L’obiettivo è chiaro: frenare l’espansione di un mercato illegale che riesce ancora a reclutare, con allarmante facilità, adolescenti senza precedenti e spesso inconsapevoli della gravità del loro coinvolgimento

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