
RECALE/CAPODRISE. Tragedia sulla strada: aperta un’inchiesta per la morte del giovane Luigi Corrado
Il conducente del camion cisterna coinvolto nello scontro che ha provocato il decesso del 23enne Luigi Corrado, originario di Recale, è ufficialmente indagato per omicidio stradale.
Le verifiche in corso
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha avviato un’indagine preliminare, come previsto dalla procedura in questi casi, iscrivendo nel registro degli indagati l’autista del mezzo pesante, un uomo di circa 40 anni residente nell’Avellinese, dipendente di un’azienda del territorio nolano. Gli accertamenti relativi all’alcol e all’assunzione di sostanze stupefacenti hanno escluso qualsiasi positività da parte del camionista. Intanto le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Macerata Campania, proseguono con rilievi tecnici approfonditi sul luogo del sinistro.
Gli inquirenti stanno anche esaminando le immagini delle videocamere installate nella zona, nel tentativo di ottenere ulteriori elementi utili a chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. La salma del giovane è stata posta sotto sequestro e trasferita presso l’istituto di medicina legale dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove nei prossimi giorni verrà probabilmente effettuato l’esame autoptico.
La dinamica dello scontro
Secondo una prima ricostruzione, il tragico impatto si sarebbe verificato quando il camion, transitando su via Ponteselice, ha effettuato una svolta in via Donizetti, nel comune di Capodrise. In quell’istante, Luigi, che viaggiava a bordo della sua moto Kawasaki, è sopraggiunto dall’altra direzione. Nonostante tutto, non c’è stato modo di evitare la collisione: il motociclista ha impattato con forza contro la parte posteriore del mezzo pesante, cadendo rovinosamente sull’asfalto. Il giovane è deceduto immediatamente a causa dei traumi riportati.
Il cordoglio della comunità
La notizia della tragica scomparsa di Luigi ha rapidamente colpito l’intera comunità, raggiungendo anche San Marco Evangelista, dove il 23enne lavorava presso la Laminazione Sottile, la stessa azienda in cui è impiegato anche suo padre, Gennaro. Colleghi e conoscenti si sono uniti nel dolore della famiglia, ricordando Luigi con affetto e commozione.

