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Spara contro due tecnici Enel: li ha scambiati per ladri

Regionale. Anziano di 80 anni spara contro due tecnici dell’Enel: li aveva scambiati per malintenzionati

L’episodio è avvenuto di notte mentre i lavoratori riparavano un guasto elettrico

Un grave episodio si è verificato nella notte del 13 maggio nella zona di contrada Cardito, ad Ariano Irpino, dove due operai dell’Enel erano impegnati nella risoluzione di un malfunzionamento alla linea elettrica. Improvvisamente, un’automobile con due persone a bordo si è avvicinata al luogo dell’intervento e uno dei passeggeri ha esploso un colpo di fucile in aria, sporgendo le canne dell’arma da un finestrino.

 

Le indicazioni fornite sui sospetti e sul veicolo hanno permesso alla Polizia di Stato di avviare subito una perlustrazione della zona. Nelle prime ore del mattino, le forze dell’ordine hanno rintracciato l’auto parcheggiata nei pressi di un’abitazione, risultata essere di proprietà di un anziano, già in possesso di armi regolarmente denunciate.

 

Gli agenti hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione, dove vive anche il figlio dell’uomo, 45enne. All’interno è stato trovato un fucile ancora con residui di polvere da sparo, compatibili con un colpo appena esploso. Ma non è tutto: in una zona esterna della casa è stato rinvenuto anche un ordigno artigianale illegale, realizzato con una base in legno a tre piedi e una canna priva di matricola, contenente ancora una cartuccia inesplosa.

 

Il congegno, munito di un sistema di percussione metallico, era perfettamente funzionante e capace di sparare. Alla luce delle prove raccolte, l’80enne è stato arrestato con l’accusa di detenzione di arma clandestina. Inoltre, sia lui che il figlio sono stati denunciati per interruzione di servizio pubblico, esplosioni pericolose e porto abusivo di arma.

 

Le indagini, coordinate dalla Procura di Benevento, hanno portato il Gip a convalidare l’arresto dell’uomo, pur non ritenendo necessaria l’applicazione di misure cautelari.

 

Va sottolineato che le accuse sono ancora in fase preliminare e che la responsabilità penale dell’indagato sarà eventualmente stabilita in sede processuale.

 

Infine, la Polizia di Stato ha ribadito l’importanza di contattare immediatamente le forze dell’ordine attraverso il numero unico d’emergenza in caso di avvistamenti sospetti, per tutelare la sicurezza propria e della collettività.

 

 

 

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