
Capodrise. Ieri sera la riunione tra il sindaco Cecere e gli alleati che rappresentano i sei consiglieri comunali rimasti nel gruppo Capodrise Insieme.
Il summit si è concluso con un nulla di fatto con i 3 gruppi politici che hanno respinto nettamente le proposte avanzate dal primo cittadino dimissionario attraverso un documento.
Vediamo in sintesi quali sono i punti programmatici e le condizioni che sono state messe sul tavolo dal 54enne.
- Approvazione del Puc entro il prossimo 30 giugno. Poi successivamente applicare delle varianti
- Campo sportivo da fare con la possibilità in caso di non ammissione dei progetti presentati di realizzarlo attingendo dagli oneri di urbanizzazione del centro commerciale Maximall
- Strada di collegamento con il Pip di Recale (anche se c’è un giudizio in corso che si concluderà a luglio)
- Convenzione con il gruppo Irgen, modifiche, e al posto del marciapiedi su via Greco un tappetino di asfalto e un possibile percorso protetto per arrivarvi a piedi dalla rotonda.
Le condizioni
- Tutto questo dovrebbe avvenire a seguito dell’azzeramento della giunta e delle altre cariche istituzionali.
- I gruppi politici dovranno proporre una rosa di nomi per ogni casella tenendo conto delle quote rosa e sarà poi prerogativa del sindaco scegliere gli assessori.
- Per quanto riguarda i dirigenti, compreso il sostituto dell’uscito Di Gregorio, saranno scelte dettate dal sindaco.
- Infine un solo referente politico esterno per gruppo potrà interagire con il sindaco.
Dopo aver preso atto del documento i gruppi politici hanno espresso la loro contrarietà e hanno abbandonato ‘tosto’ il Comune.
A questo punto oggi è il giorno decisivo, Cecere potrebbe anche ritirare le dimissioni ma di fatto sarebbe un sindaco senza alcun potere decisionale.
Nell’ambito della maggioranza può contare su 5 consiglieri fedeli e 6 contrari, mentre in giunta ha solo una casella a disposizione contro 4.
Lo ripetiamo senza ulteriori commenti, il giocattolo si è rotto, lo sconquasso delle ultime 4 settimane ha dato un’ampia accelerazione.
Cecere, tramite intervento di terzi, ha cercato di formare una nuova maggioranza con l’obiettivo di mettere alla porta i gruppi politici, già ripudiati all’atto della penultima riunione. Dopo che questo tentativo è fallito, i suoi sponsor (quasi tutti), gli hanno chiesto di far uscire Margherita Nero dalla giunta e poi sono stati chiamati i gruppi politici per la riunione che si è svolta ieri per cercare un accordo in extremis che ad oggi è lontanissimo.
Non si intravede alcuna via di uscita, un pò come un elefante in una cristalleria di Praga, un minimo movimento e viene tutto già.
Il progetto è saltato, è fallito e non da oggi, anzi non è mai iniziato, infatti in 11 mesi non è stato prodotto nulla e lo hanno ammesso proprio loro.
Bene farebbe qualcuno, assieme ai suoi accoliti, a prenderne atto e a salvare l’onore uscendo di scena con dignità accettando il verdetto del campo…

