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Regali e viaggi per le residenze, l’esito degli interrogatori

ORTA DI ATELLA. Davanti al Giudice per le Indagini Preliminari, dott. Raffaele Coppola, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal Pubblico Ministero Cesare Sirignano, hanno scelto di non rilasciare dichiarazioni le due dipendenti comunali coinvolte: Anna Perrotta, in servizio presso il Comune di Frattaminore e assistita dall’avvocato Felice Belluomo, e Carmelina Del Prete, funzionaria dell’anagrafe del Comune di Orta di Atella, difesa dal legale Antonio Barbato.

Le due indagate sono accusate di far parte di un’organizzazione composta da cittadini italiani e brasiliani, con lo scopo di agevolare pratiche di ricongiungimento familiare e riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis attraverso la produzione di documenti falsi relativi all’ingresso e alla residenza nei comuni di riferimento.

L’inchiesta si è sviluppata grazie a intercettazioni telefoniche, pedinamenti e analisi digitali. Le somme richieste per ciascuna pratica variavano tra gli 8mila e i 45mila euro, con una media stimata intorno ai 22mila euro. Si calcola che l’intero sistema abbia generato introiti per diversi milioni di euro. Le cittadinanze ottenute in modo illecito permettevano ai richiedenti di accedere ai diritti dell’Unione Europea, con potenziali implicazioni sulla sicurezza e sul controllo dei flussi migratori. La Procura continua a indagare e non esclude ulteriori sviluppi, anche in relazione ad altri enti locali e funzionari coinvolti. Un duro colpo per un meccanismo illecito che per anni ha approfittato delle debolezze della macchina amministrativa, danneggiando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche.

Tra gli arrestati figurano Carmelina Del Prete, responsabile dell’Ufficio Anagrafe di Orta di Atella, e due vigili urbani dello stesso Comune: Giulio Mozzillo e Salvatore Aletta. Ai domiciliari anche altri dipendenti del Comune di Frattaminore: Anna Perrotta, Gaetano Rispoli ed Enrico D’Ambrosio. È stato posto ai domiciliari anche Renato Juneo Martins, cittadino brasiliano. Risultano invece indagati a piede libero Silmara Fabotti, già condannata in un procedimento collegato al Comune di Villaricca, e il suo collaboratore Flavio Alan Yogui.

 

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