
NAZIONALE – L’Inps ha pubblicato le circolari n. 90 e 91 del 12 maggio 2025, fornendo le istruzioni operative per accedere ai bonus donne e bonus giovani, due agevolazioni destinate a incentivare l’occupazione di categorie particolarmente svantaggiate. Le misure prevedono l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, con specifiche condizioni e requisiti.
Il bonus donne consente ai datori di lavoro che assumono donne lavoratrici svantaggiate a tempo indeterminato di beneficiare di un’esenzione totale dei contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi. Le lavoratrici devono rientrare in una delle seguenti categorie:
- essere prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi;
- non avere un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e risiedere nelle regioni della Zona Economica Speciale del Mezzogiorno;
- operare in settori caratterizzati da disparità occupazionale di genere.
Il beneficio è valido fino al 31 dicembre 2025 e si applica con un limite massimo di 650 euro mensili per ciascuna lavoratrice. Sono esclusi i contratti di lavoro domestico e quelli di apprendistato.
Il bonus giovani prevede invece l’esonero contributivo del 100% per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani under 35, mai occupati con un contratto stabile nel corso della loro vita lavorativa. L’agevolazione riguarda le nuove assunzioni e le trasformazioni da contratto a tempo determinato a tempo indeterminato effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.
L’importo massimo del beneficio è di 500 euro mensili per ciascun giovane assunto. Anche in questo caso, restano escluse le assunzioni di dirigenti, i contratti di lavoro domestico e quelli di apprendistato.
Le aziende interessate dovranno presentare domanda tramite il portale Inps, rispettando le indicazioni fornite nelle circolari 90 e 91 del 12 maggio 2025. Le agevolazioni rappresentano un’opportunità concreta per favorire l’occupazione femminile e giovanile, contrastando la disoccupazione e valorizzando le risorse umane del Paese.

