
Caserta. Una giornata di festa trasformata in incubo per una studentessa 25enne originaria di Caserta, vittima di una brutale aggressione sessuale durante il Concertone del Primo Maggio a Roma. A raccontarlo è Il Messaggero, che ha ricostruito le ore di terrore vissute dalla giovane in piazza San Giovanni, gremita da oltre 200mila persone.
La ragazza, partita dalla Campania insieme a un’amica per assistere all’evento musicale, è stata accerchiata e molestata da tre ragazzi poco più che ventenni. «Mi hanno toccata ovunque, ero pietrificata. Se non fosse intervenuta la mia amica, non so cosa sarebbe successo», ha dichiarato con la voce spezzata dal trauma. Il gruppo, composto da tre studenti universitari di origine tunisina, è stato rintracciato e arrestato poco dopo dalla polizia, grazie alla tempestiva reazione dell’amica che ha attirato l’attenzione degli agenti.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i tre, incensurati e iscritti all’università di Roma Tre, sono stati processati per direttissima. Hanno cercato di negare ogni responsabilità, fornendo versioni dei fatti ritenute «poco credibili» dagli inquirenti, anche per via di numerose incongruenze.
Per Maria (nome di fantasia), quel momento ha riaperto ferite antiche. «A sei anni ho subito violenza e tutto mi è tornato addosso», ha confessato. Visitata all’ospedale San Giovanni e poi dimessa, è tornata a Caserta profondamente segnata. «Quella piazza dovevo viverla con gioia. Invece è diventata un inferno. Nel 2025 una donna non è ancora libera nemmeno di godersi un concerto», ha aggiunto.
La magistratura ha convalidato l’arresto dei tre giovani, disponendo per ciascuno l’obbligo di firma quotidiano. L’accusa è pesante: violenza sessuale di gruppo. Intanto, la giovane casertana tenta lentamente di lasciarsi alle spalle un incubo che resterà per sempre scolpito nella sua memoria.