
MONDRAGONE. Ex boss di Mondragone condannato a 12 anni: avrebbe minacciato un politico e due imprenditori. Francesco Tiberio La Torre, parente stretto del noto capoclan Augusto La Torre detto “Puntinella”, è stato condannato a 12 anni di carcere e a una sanzione pecuniaria di 2.800 euro. Lo ha stabilito la prima sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Giovanni Caparco. Al centro del processo, l’accusa di tentata estorsione ai danni del consigliere regionale Giovanni Zannini e degli imprenditori Alfredo e Pasquale Campoli, padre e figlio.
Comune parte civile
La sentenza ha inoltre previsto un risarcimento per Zannini, che si era costituito parte civile, pari a 15mila euro. Il Comune di Mondragone, anch’esso parte civile rappresentato dall’avvocato Francesco Melone, riceverà una provvisionale di 5mila euro e avrà diritto a un ulteriore risarcimento, che verrà definito in un successivo procedimento.
Pizzo da 20mila euro al mese
Nella sua requisitoria, il pm antimafia Roberto Patscot aveva richiesto una pena ancora più severa: 15 anni di reclusione. Secondo l’accusa, nel 2020, dopo aver scontato una condanna precedente, La Torre avrebbe fatto ritorno a Mondragone e si sarebbe rivolto agli imprenditori Campoli, pretendendo pagamenti mensili intorno ai 20mila euro. Avrebbe inoltre cercato un contatto con il consigliere Zannini, tramite loro. L’incontro con il politico si sarebbe poi concretizzato, durante il quale La Torre avrebbe avanzato la richiesta di 50mila euro, minacciando gravi conseguenze in caso di rifiuto, fino a evocare la possibilità di ritorsioni sanguinose. Le vittime hanno denunciato tutto alle forze dell’ordine, innescando le indagini condotte dai carabinieri del reparto territoriale di Mondragone, che hanno portato all’incriminazione di La Torre.
Nel riquadro Zannini, vittima dell’estorsione

