PORTICO DI CASERTA. È stata arrestata nella tarda serata di oggi Veronica Bifone, 36 anni, originaria di Portico di Caserta. I carabinieri della stazione di Macerata Campania hanno eseguito nei suoi confronti un provvedimento di carcerazione, prelevandola dalla sua abitazione per condurla in carcere dove dovrà scontare una pena definitiva di 5 anni e 6 mesi di reclusione.
La donna, sorella di Leon Bifone e nipote di Antonio Bifone, noto alle cronache come ex boss della zona poi divenuto collaboratore di giustizia, era stata coinvolta in una vasta inchiesta antidroga che aveva portato all’arresto di 40 persone. L’indagine, ribattezzata aveva messo in luce l’esistenza di almeno tre gruppi criminali dediti allo spaccio di stupefacenti, tutti attivi tra Caserta e provincia e riforniti dal Parco Verde di Caivano, divenuto nel tempo uno dei principali snodi del traffico di droga in Campania, superando per volumi e frequenza anche il noto quartiere napoletano di Scampia.
Le indagini erano partite grazie alla denuncia di un acquirente, che aveva messo i carabinieri sulle tracce di una piazza di spaccio attiva proprio a Caserta. Da lì gli inquirenti hanno ricostruito un ampio sistema organizzato di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti, in cui Veronica Bifone aveva un ruolo ben definito. A differenza di altri indagati, il cui processo è ancora in corso con rito ordinario in primo grado, per lei la condanna è ormai definitiva.
Il suo arresto chiude così una vicenda giudiziaria che si è snodata per anni tra intercettazioni, pedinamenti e perquisizioni, e che ha colpito duramente il tessuto criminale locale. L’arresto di Veronica Bifone rappresenta l’ennesimo colpo a una famiglia il cui nome è stato più volte associato alla malavita organizzata del territorio, e che ora si trova di nuovo al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria.
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