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Mister “Lupin” e gli interessi col clan: dalle aste al food, la traccia dei soldi

CASTEL VOLTURNO/PARETE/LUSCIANO. Nella retata anticamora è finito in manette Antonio Fusco, 45 anni, imprenditore di Castel Volturno noto per essere il titolare di Lupin Arredamenti, un maxi store specializzato nella vendita di attrezzature per la ristorazione. Il suo nome emerge al centro di un’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotta dai carabinieri di Aversa, che ha fatto luce su un sistema ben collaudato di infiltrazioni camorristiche nell’economia legale.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Fusco non sarebbe stato un semplice fornitore o intermediario, ma un vero e proprio “socio occulto” del clan Bidognetti, fazione storica dei Casalesi. Il suo coinvolgimento andrebbe ben oltre la mera connivenza, trasformandosi in un’alleanza operativa con la camorra per acquisire immobili alle aste giudiziarie tramite metodi intimidatori: uomini vicini al clan avrebbero “convinto” altri potenziali acquirenti a ritirarsi, garantendo a Fusco l’aggiudicazione di diversi beni a prezzi vantaggiosi.

L’investimento pesante

Uno dei capitoli più rilevanti dell’indagine riguarda un progetto immobiliare ambizioso: la realizzazione di un ristorante appartenente a una catena internazionale del fast food su un lotto sulla Domiziana. Il terreno, precedentemente in mano a un altro imprenditore colluso con la criminalità e successivamente confiscato, era entrato – secondo la Dda – nelle disponibilità di Fusco. Il denaro per l’investimento sarebbe arrivato in parte dallo stesso imprenditore, in parte dalla famiglia Bidognetti.

L’inchiesta, dal titolo evocativo Minacce alle aste immobiliari e fast food coi soldi del clan, ha condotto anche all’arresto di altre quattro persone, tra cui Nicola Gargiulo detto Capitone e Nicola Pezzella, alias Palummiello, entrambi noti esponenti delle fazioni Bidognetti e Schiavone. Le accuse spaziano dalle estorsioni all’imposizione del pizzo per la gestione del traffico di droga.

 

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