SANTA MARIA CAPUA VETERE. Sono venticinque le condanne e otto le assoluzioni decise dal giudice Valerio Riello del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito del procedimento che ha coinvolto diversi detenuti per l’utilizzo illecito di un telefono cellulare all’interno dell’istituto penitenziario cittadino.
Le pene detentive inflitte variano da uno a due anni di carcere. Nello specifico, due anni di reclusione sono stati comminati ad Antonio Santafata, Francesco Massaro e Giovanni De Martino. Un anno e mezzo per Andrea Evacuo, Gennaro Febbraio, Virgilio Befà, Andrea Gallo, Alessandro Massaro, Andrea Falco e Matteo Prece. Un anno e tre mesi per Luigi Ciccarelli, Giuseppe Della Fazia, Giuseppe Golia, Raffaele Vitiello, Ciro Riviercio, Luciano Strafile, Vincenzo Di Chiara, Vincenzo D’Avanzo e Luigi Nebbia. Condanna a un anno per Salvatore Arcopinto, Vincenzo Torino, Andrea Chiarolanza, Andrea Scuotto, Salvatore Sessa e Ciro Marino.
Otto persone, invece, sono state prosciolte “per non aver commesso il fatto”: si tratta di Arduino Balsamo, Emanuele Zuppa, Costantino Di Castiglia, Alberto Piscitelli, Rudy Letizia, Abdelkader Kassimi, Luigi De Lucia e Gennaro Falaga.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura, i fatti risalgono al periodo compreso tra ottobre 2021 e gennaio 2022. In quei mesi, dall’interno del carcere sarebbero state effettuate numerose telefonate attraverso un cellulare introdotto clandestinamente nella struttura. L’analisi dei tabulati telefonici ha permesso di risalire agli autori delle comunicazioni, che avrebbero contattato parenti e conoscenti violando le norme detentive.