
Lazzaro Cioffi, l’ex brigadiere dei carabinieri, nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere ha incontrato Giulio Golia, uno degli storici inviati de la trasmissione Le Iene che si è occupato in modo approfondito dell’omicidio del sindaco Vassallo di Pollica, avvenuto il 5 settembre del 2010.
Ricordiamo che CioffI sta scontando in quel penitenziario una condanna definitiva a dieci anni per favoreggiamento al clan Fucito di Caivano. Dallo scorso ottobre è sottoposto ad una misura cautelare anche per il delitto del sindaco pescatore, assieme al colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo e altri.
Nel servizio molto corposo andato in onda ieri sera Giulio Golia analizza tutta la saga che ha visto l’ex brigadiere al centro delle cronache regionali, assieme alla moglie Emilia D’Albenzio, appartenente alla nota famiglia che ha capeggiato la fazione di Maddaloni dei Belforte.
E proprio quest’ultima è stata ascoltata a sua volta da Golia sulle stesse vicende e su un presunto alibi che il marito vuole mettere in evidenza per dimostrare che la sera del 5 settembre 2010 non poteva essere ad Acciaroli.
Nella prima parte del servizio Golia e il suo staff analizzano gli operati dell’ex brigadiere nella lotta al clan della droga di Caivano, dove si fa riferimento ai suoi metodi poco ortodossi nel dare la caccia agli esponenti della mala di Napoli Nord.
Cioffi sostiene di essere vittima con Cagnazzo di un complotto della Camorra per farlo finire in galera, perché avevano dato troppo fastidio.
“Con l’omicidio del sindaco non c’entro per niente, i pentiti si sono fatti un film”. Poi aggiunge: “Il collaboratore Ridosso ha inventato tutto”.
La D’Albenzio ha mostrato a Golia le foto di una comunione a cui avevano partecipato quel giorno, si trovavano a Roccarainola e la sera andarono al concorso di bellezza Miss Suessola, quello organizzato dalla locale Pro loco, in piazza Castra Marcelli a Cancello Scalo.
Giulio Golia nel servizio mostra delle foto in cui quella sera si vede la figlia maggiore, Maria (attuale influencer molto conosciuta che collabora anche con il pizzaiolo social Gino Sorbillo) ex vincitrice del concorso (2004), presente in qualità di ospite assieme alle altre colleghe reginette.
Tra il pubblico si intravede Emilia D’Albenzio seduta solo con il figlio, mentre Lazzaro non appare. Secondo la moglie stava vicino al camion dei panini. Effettivamente quella sera proprio alle spalle della parte in cui erano posizionate le sedie c’era un venditore ambulante che vendeva panini, praticamente sul bordo dello slargo.
Se dovesse spuntare da qualche parte una foto in cui si vede Cioffi, per lui si aprirebbero scenari completamente diversi dagli attuali.
Lazzaro nella parte finale del servizio spiega che gli spari di cui fu vittima il sindaco furono ad opera di una persona che era in collera con lui: “Ad uno che sa sparare bastano soltanto due colpi e non nove sparati in quel modo”. Infine ipotizza sul delitto uno scenario completamente diverso maturato da una ripicca nei confronti di Vassallo per una mancata licenza e per aver scoperto un tradimento.
GUARDA QUI IL SERVIZIO DI GIULIO GOLIA