SAN CIPRIANO D’AVERSA. Le tensioni tra vicini si sono trasformate in una battaglia legale, con scambi di accuse e minacce. Secondo l’accusa, le intimidazioni sarebbero avvenute anche con l’uso di un oggetto contundente.
“Dovete andarvene o ve la faremo pagare”. Una convivenza difficile tra vicini di casa si è trasformata in una vicenda giudiziaria che ha avuto il suo epilogo davanti al magistrato Cioffi del tribunale di Napoli Nord.
I fatti si sono verificati a San Cipriano d’Aversa. Stando alle indagini della Procura, un uomo di 70 anni e sua sorella di 66 avrebbero ripetutamente minacciato una vicina, utilizzando parole offensive e arrivando a lanciare pietre, oltre a sventolare una spranga di ferro. Per questi comportamenti erano stati accusati di atti persecutori.
Dopo un iter processuale durato circa due anni, il quadro della vicenda è stato chiarito. L’avvocato Mirella Baldascino, difensore degli imputati, ha sottolineato come la situazione conflittuale con la vicina avesse costretto i suoi assistiti ad abbandonare la propria abitazione, trasferendosi nella vicina San Marcellino. I due hanno sempre respinto ogni addebito, affermando di non aver mai pronunciato minacce o offese.
Al termine delle udienze, il giudice ha pronunciato una sentenza di assoluzione, nonostante la Procura avesse richiesto per entrambi una condanna a tre anni di reclusione.