
CASERTA. Quando si dice che i soldi non fanno la felicità, forse si intendevano gli 88 milioni vinti da un impiegato casertano 51enne al Superenalotto. Una cifra che potrebbe cambiare la vita, certo, ma che ha scatenato una tempesta degna di una telenovela sudamericana. Perché? Beh, perché la sua (quasi) ex moglie ha scoperto il colpaccio… e ora vuole la sua fetta della torta.
Un Jackpot e un pasticcio
La fortuna ha baciato il nostro protagonista in trasferta a Roma: con una giocata da appena 3 euro, si è portato a casa un premio da capogiro. Ma, si sa, le buone notizie sono difficili da tenere segrete, soprattutto quando si ha una sorella con cui si condivide ogni dettaglio. E qui parte la catena di eventi tragicomici.
Il neo-paperone, con l’entusiasmo di un bambino che ha appena trovato un tesoro, ha raccontato tutto alla sorella via chat. Peccato che il telefono sia finito, per un attimo fatale, nelle mani sbagliate: quelle della sua (ex) consorte, 45 anni, estetista e insegnante di pilates. E lei non ha perso tempo.
L’investigazione
Già sospettosa da tempo, la donna aveva già ingaggiato un detective privato per capire cosa combinasse il marito. E, sorpresa delle sorprese, l’agente non ha solo scoperto che l’uomo era fortunato al gioco, ma anche in amore. Una tresca venuta a galla prima ancora della mega vincita, che ha fatto salire la temperatura del divorzio da bollente a incandescente.
Se prima la separazione era solo una questione di carte bollate e accordi verbali, ora il piatto è ricco e la battaglia legale si preannuncia infuocata. “Voglio la mia metà”, ha dichiarato l’ex moglie tramite i suoi legali. E in effetti, con 88 milioni in ballo, chi non ci proverebbe?
Gli avvocati
Il vincitore, che fino a poco tempo fa si preoccupava solo delle scadenze dell’ufficio, ora si trova con una schiera di legali pronti a darsi battaglia. La sua difesa si basa su un concetto semplice: al momento della vincita la coppia era già separata di fatto, quindi niente da spartire. Ma la controparte non ci sta: se non c’è ancora un atto ufficiale, allora tecnicamente il malloppo è anche suo.
Ed ecco che la questione si sposta nelle aule di tribunale, con un giudice che dovrà decidere se il biglietto fortunato è da considerarsi “patrimonio di famiglia” o “colpo di fortuna personale”.
Addio anonimato
C’era una speranza di restare nell’ombra? Forse. Ma tra investigatori privati, avvocati e notizie che corrono più veloci dei numeri estratti, ormai l’identità del vincitore è sulla bocca di tutti. E, con essa, la sua storia da film: amore, tradimenti, soldi e vendette. Un mix esplosivo che potrebbe dare del filo da torcere persino alle soap opera più appassionanti.
Ora, il nostro fortunato-sfortunato eroe dovrà decidere se giocarsi un altro azzardo: cercare un accordo con l’ex moglie o lottare fino all’ultimo centesimo in tribunale.
Una cosa è certa: forse ha vinto 88 milioni, ma la pace non era nel jackpot.