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Vende la sua auto, ma lui è morto da mesi

CASERTA. Un uomo deceduto riesce a vendere la sua auto, ma la burocrazia rovina tutto. Potrebbe sembrare il titolo di un racconto surreale, invece è successo davvero e il caso è finito al TAR della Campania.

Tutto ha inizio il 13 luglio 2023, quando l’Ufficio della Motorizzazione Civile di Caserta si accorge che su una pratica di trascrizione di un atto di vendita di un veicolo compare una firma autenticata appartenente a una persona già deceduta. Da qui parte l’indagine della Polizia Stradale e, senza troppi convenevoli, la Provincia di Caserta decide di punire l’agenzia di consulenza automobilistica che aveva gestito la pratica. Risultato? Sei mesi di sospensione dell’attività e una multa di 2.500 euro.

Ma gli avvocati dell’agenzia non ci stanno e portano il caso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale. Secondo la difesa, la Provincia ha agito con eccessiva severità senza neanche aspettare una conferma definitiva sulle presunte irregolarità. In più, la decisione non teneva conto di un dettaglio fondamentale: l’agenzia non aveva alcun precedente e la violazione era un caso isolato.

Alla fine, il TAR Campania ha dato ragione all’agenzia, annullando la sanzione e sottolineando che il provvedimento era privo di una motivazione solida e sproporzionato rispetto alla violazione. Insomma, alla fine l’agenzia ha avuto giustizia, ma la vicenda rimane un esempio emblematico di come la burocrazia possa trasformare una storia tragicomica in un caso giudiziario. E, soprattutto, dimostra che a volte anche dall’aldilà qualcuno riesce a vendere la propria auto… peccato che la legge non sia dello stesso parere!

 

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