Valle Caudina. Una storia che lascia l’amaro in bocca e che fa tanta rabbia, quella che sta accadendo a Cervinara, nella Valle Caudina.
Un bimbo di soli otto anni, affetto da disabilità e tracheostomizzato, ha bisogno periodicamente di cannule, strumenti medici che servono per mantenere aperte le vie respiratorie, così da permettere di respirare. Dispositivo quindi indispensabile per la sopravvivenza.
Ma nonostante questo, l’Asl di Cervinara, situata in via dei Monti, ha lasciato il povero bambino senza scorte di cannule. Cosa che non solo fa rabbia, ma è anche una cosa inquietante, dato che si sta parlando di una vita innocente, di un bimbo affetto da un tale male da quando è nato. Ciò mette in evidenza l’indifferenza alla vita umana da parte di una struttura che in teoria dovrebbero mobilitarsi proprio per aiutare le persone bisognose.
La dottoressa ha scritto che il bambino ha bisogno di tali dispositivi ogni tre mesi, per sempre, a causa della sua disabilità.
Il materiale è quindi terminato e i familiari, che si trovano in difficoltà, chiedono all’Asl di correggere tale errore. La richiesta è stata fatta mercoledì scorso. E per cercare di abbreviare i tempi, i genitori hanno chiamato la ditta che fornisce le cannule, ma loro hanno affermato che non è arrivata alcuna richiesta dall’Asl di Cervinara e quindi nulla possono fare in merito.
Per tale ragione si sono rivolti ai carabinieri denunciando tutto. Intanto, però, il piccolo continua ad essere senza cannule.
L’unica speranza è che l’Asl di Avellino si mobiliti per fornire tali dispositivi al più presto e per far rispettare i diritti più elementari dei cittadini, specie se si tratta di bambini affetti da disabilità e che rischiano di non farcela.