
Caserta. Due giovanissimi casertani, uno di 22 e l’altro di 23 anni, sono stati arrestati a Nogarole Rocca, in provincia di Verona.
I due, fingendosi carabinieri, hanno cercato di raggirare un’anziana per estorcerle del denaro o gioielli, ma questa è solo l’ultima tentata truffa registrata. I due, stando a quanto emerso, contattavano le loro potenziali vittime facendo loro credere che i loro familiari fossero stati coinvolti in incidenti stradali, e che per evitare problemi legali bisognava pagare una certa somma di denaro come cauzione.
Molti in quella zona sono stati contattati dai finti militari, che a loro volta hanno segnalato la cosa ai veri carabinieri. Così, i militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Villafranca di Verona si sono attivati per fermare i due criminali.
Grazie ad un massiccio dispositivo attivato proprio per individuare la coppia di malfattori, i carabinieri sono riusciti a localizzarli proprio quando stavano cercando di truffare la loro ultima vittima, ovvero una signora anziana che credendo ai due, sta loro consegnando una busta che conteneva dei gioielli e 500 euro in contanti.
Colti sul fatto, i militari dell’Arma hanno fermato i due impedendo che la truffa venisse consumata.
I due sono stati portati in caserma e lì sono stati fatti ulteriori accertamenti che ha consentito di individuare l’auto con cui i due avevano raggiunto la zona, un’utilitaria che è stata noleggiata a Napoli, oltre a riscontrare che sul telefono in uso ad uno degli arrestati era memorizzato nell’app del navigatore satellitare l’indirizzo della vittima, che in precedenza era stata chiamata da un complice.
Finite le formalità di rito ed informata la Procura di Verona, i due giovani truffatori sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della compagnia di Villafranca e questa mattina, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati condotti davanti al tribunale di Verona.
Il giudice ha convalidato l’arresto e applicato nei confronti di entrambi gli arrestati la misura cautelare dei domiciliari nella provincia di origine, rinviando l’udienza a giugno 2025.