
Arienzo. Stamani è stato pubblicato il manifesto formato maxi con cui Michele Rivetti, ex assessore da poco uscito dalla giunta, ha fatto il punto della situazione scagliandosi contro il primo cittadino Peppe Guida dopo essere stato nell’esecutivo per quasi 5 anni, dalla prima giunta eletta nel 2020.
Ora un attento vigile sugli atti e fino a ieri assessore che votava senza conoscere i dettagli
Rivetti ha chiosato alla fine dicendo: “Continuerò a svolgere le mie funzioni di consigliere comunale nella lista Ricoloriamo Arienzo, perché voi Elettori mi avete eletto in quella lista.
Voterò i provvedimenti secondo coscienza e, soprattutto, quelli utili e necessari per il nostro comune e sarò un attento vigile sulle attività politiche/amministrative dell’Amministrazione”.
All’inizio del manifesto invece Rivetti dice: “Da giovane amministratore diedi totale ed incondizionata fiducia al Sindaco Giuseppe Guida, e non ho difficoltà ad ammettere che, votavo provvedimenti sia in Giunta che in Consiglio Comunale senza conoscere i dettagli, semplicemente perché il Sindaco me li chiedeva”.
Questa è un po’ una pecca di chi si approccia da giovane ad un’amministrazione: votare a scatola chiusa, ma Rivetti aveva il dovere civico di informarsi e di studiare visto il ruolo di responsabilità che aveva. Con questo passaggio si dà un po’ la zappa sui piedi.
Le prime illuminazioni
Poi si legge anche: “Il Sindaco ideò Arienzo Village, il Carnevale e tante altre feste, eventi che mi affascinarono e mi entusiasmarono vedendo la grande partecipazione delle persone. Quando chiedevo da dove provenivano i fondi, il Sindaco mi rispondeva che arrivavano dalle sponsorizzazioni e da finanziamenti”.
A maggio 2022 fu riconfermato assessore con deleghe importanti: Urbanistica, Edilizia Privata, Lavori Pubblici, Centri storici e politiche giovanili.
Da quel momento comincia a farsi delle domande e passa un altro anno e mezzo sempre da assessore con deleghe di peso.
Ecco cosa scrive: “Ad un certo punto, iniziai a farmi molte domande, soprattutto dal 𝟒 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟑, 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐆𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐅𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐪𝐮𝐢𝐬ì 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐔𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐢. Da quel momento, cominciai a chiedermi molte cose, e lo stesso Sindaco, come un ritornello, mi ripeteva sempre di non preoccuparmi.
Tuttavia i miei occhi si iniziarono ad aprire”.
Nonostante gli occhi aperti la sveglia non arriva in quanto Michele Rivetti non prende mai ufficialmente le distanze da Giuseppe Guida, continuando a restare nell’esecutivo e percependo l’indennità di assessore per un altro anno e 5 mesi fino a pochi giorni fa, quando nel rimpasto è stato escluso dal primo cittadino.
Anzi è lui stesso a far capire che non vuole mollare la poltrona:
Ecco cosa dice: “Ma il colpo finale per me fu quando arrivò la nota della Corte dei Conti, con richiesta di chiarimenti sul bilancio e l’apertura del predissesto del comune di Arienzo”.
Siamo al 24 aprile 2024, però nonostante il colpo finale resta ancora per 11 mesi in giunta.
Cosa sarebbe dovuto accadere per fargli prendere coscienza?
L’auspicio per tutti i giovani che intendono avvicinarsi alla politica cittadina è fare il contrario di quanto mostrato da Michele Rivetti.
Noi siamo per un cambio generazionale, i giovani hanno il dovere morale di interessarsi alla cosa pubblica partendo dalla casa comunale, ma bisogna farlo con impegno e bisogna studiare gli atti e i provvedimenti. Ancora di più quando si è chiamati a svolgere il ruolo di assessore.
Se un giovane deve stare in Consiglio comunale ad alzare la mano, meglio che va a fare altro…


