
VILLA LITERNO. La Prima Sezione Penale della Corte d’Appello di Napoli ha confermato l’assoluzione per l’ex primo cittadino di Villa Literno ed ex consigliere regionale Enrico Fabozzi, così come per gli imprenditori di San Cipriano d’Aversa Giuseppe e Pasquale Mastrominico e per l’ex consigliere comunale di Villa Literno Nicola Caiazzo. Sono stati assolti anche Francesco Diana, Massimo Iovine e Gaetano Ziello.
Il collegio giudicante partenopeo, presieduto dal magistrato Eduardo de Gregorio, ha dichiarato prescritte alcune contestazioni a carico di Fabozzi, Caiazzo, Iovine, Diana e Ziello, pur confermando le statuizioni civili. Inoltre, ha ribadito l’assoluzione di Fabozzi e dei fratelli Mastrominico per le restanti accuse. Sono state inoltre revocate le confische disposte nella sentenza di primo grado.
Il procedimento giudiziario era arrivato in Appello dopo che la Corte di Cassazione aveva annullato la precedente sentenza della Corte d’Appello, che aveva assolto tutti gli imputati dopo le condanne di primo grado (Fabozzi, in quella fase, era stato condannato a 10 anni). La Procura Generale aveva impugnato il verdetto in Cassazione, dando il via a un nuovo processo d’Appello. Nel team difensivo hanno operato gli avvocati Mario Griffo, Francesco Picca, Vittorio Giaquinto, Giovan Battista Vignola e Michele Di Fraia.
Secondo l’ipotesi accusatoria avanzata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, l’ex sindaco Fabozzi avrebbe stretto un accordo con il clan dei Casalesi, in particolare con la fazione Bidognetti, ottenendo sostegno elettorale in cambio dell’assegnazione di appalti a imprese vicine al gruppo criminale.