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Passionisti in lutto, addio a padre Giulio

MARCIANISE. È venuto a mancare ieri alle ore 16:15, presso l’infermeria di San Gabriele (TE), all’età di 99 anni, padre Giulio Mezzacapo (al secolo Francesco Mezzacapo) che ha lasciato questa terra per tornare alla casa del Padre.

I funerali si terranno martedì 18 marzo alle ore 10:00 nel Santuario di San Gabriele, con la tumulazione della salma prevista nel cimitero di Marcianise.

In occasione della celebrazione, presso la Chiesa dei Passionisti di Itri, verrà celebrata una messa di suffragio per il missionario e religioso, come comunicato da padre Antonio Rungi, superiore della comunità di Itri e già superiore provinciale dell’Ex-provincia dell’Addolorata (Lazio Sud e Campania) negli anni 2023-2007.

La vita di padre Giulio Mezzacapo

Nato a Marcianise (arcidiocesi di Capua) il 20 luglio 1925 da Salvatore e Elvira Buonpane, padre Giulio iniziò il suo percorso religioso nella scuola apostolica di Calvi Risorta, dove intraprese gli studi ginnasiali. Nel 1940 entrò nel noviziato dei Passionisti a Pontecorvo (FR), dove il 15 ottobre 1940 fece la vestizione, e il 16 ottobre 1941 emise la professione religiosa, sotto la guida di p. Amedeo del Giudice. Proseguì gli studi filosofico-teologici a Paliano (FR) e il 20 luglio 1946 fece la consacrazione perpetua. Venne ordinato sacerdote ad Anagni il 2 maggio 1948, per imposizione delle mani di Mons. Giovan Battista Piasentini.

Nel corso della sua lunga carriera, padre Giulio servì in numerose comunità dell’ex-Provincia dell’Addolorata, tra cui Napoli, Airola, Itri, Falvaterra, e Sora, dove si distinse per la sua affabilità e generosità. Ricoprì anche importanti ruoli di responsabilità, tra cui quello di Superiore e Vicario. Con la missione di predicare Gesù Crocifisso, padre Giulio portò avanti numerose missioni popolari e migliaia di prediche in tutta Italia, specialmente in Campania.

Un missionario entusiasta e aperto al nuovo

Padre Antonio Rungi, nel suo profilo biografico, sottolinea che padre Giulio era un “missionario a tutto campo, che ovunque andava portava la gioia e il sorriso, tipici di una personalità aperta e gioviale”. Nelle sue comunità, ha sempre mostrato un’apertura verso i laici, adattandosi ai tempi e ai cambiamenti della società, della Chiesa e della Congregazione.

Dal 2003 al 2023 padre Giulio visse nella comunità di Sora, dove, nonostante le sue età avanzate, continuò a predicare in varie zone remote della Campania, grazie alla sua capacità di comunicare il Vangelo con passione e semplicità.

Nel 2023, a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, venne trasferito nell’Infermeria provinciale di San Gabriele dell’Addolorata, dove trascorse gli ultimi due anni della sua vita, circondato dalla fraternità di altri confratelli anziani e dalla comunità del Santuario.

L’impegno pastorale 

Padre Giulio lasciò un segno particolare nella comunità di Itri, dove, dopo la Seconda Guerra Mondiale, aveva svolto un’importante attività pastorale, prima come giovane sacerdote e poi come superiore dal 1962 al 1968. Molti anziani del posto, oggi adulti, ricordano ancora come, da bambini, frequentavano il convento per ricevere cibo, istruzione e formazione spirituale. In una sua testimonianza, padre Giulio scrive di come il convento fosse affollato da centinaia di bambini che venivano dopo la scuola per mangiare e ricevere aiuto.

La sua dedizione al servizio dei bambini non si limitava all’aspetto materiale, ma includeva anche la loro formazione spirituale. Durante il suo tempo ad Itri, fondò una schola cantorum, alimentando la sua passione per la musica e il canto.

“La vita di padre Giulio,” conclude padre Rungi, “è stata una lode continua a Dio, vissuta con umiltà e profondità spirituale. Appassionato del carisma di San Paolo della Croce, fu un interprete significativo della Passione di Cristo, che predicava in tutta Italia, specialmente nel Sud, dove portò avanti con zelo il suo impegno missionario.”

Nato in una famiglia profondamente cristiana a Marcianise, padre Giulio visse 77 anni da sacerdote e 84 anni da religioso, portando avanti una missione che gli diede gioia e soddisfazione fino alla fine dei suoi giorni.

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