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Truffa all’Inps per false invalidità, i 34 alla prova dell’aula: ci sono medici e avvocati

CASERTA/SANTA MARIA CAPUA VETERE/MARCIANISE/MACERATA/PORTICO. Il procedimento giudiziario che coinvolge 34 imputati per presunte frodi ai danni dell’INPS di Caserta sta assumendo le caratteristiche di un processo estremamente lento. L’accusa riguarda l’ottenimento illecito di pensioni di invalidità attraverso falsi certificati medici.

Nel corso di due anni, il numero di udienze effettivamente svolte presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere è stato molto limitato. Anche l’ultima sessione prevista è stata rinviata al mese di aprile a causa della mancata acquisizione di alcuni decreti, ritenuti fondamentali per confermare la legittimità delle intercettazioni effettuate durante le indagini.

Considerando che i fatti contestati risalgono agli anni 2016 e 2017, non è da escludere il rischio che il procedimento possa giungere alla prescrizione, con la conseguente estinzione del reato per tutti gli imputati.

Il sistema e le accuse

L’inchiesta ha portato alla luce un presunto meccanismo fraudolento per il riconoscimento dell’invalidità civile, reso possibile dalla collaborazione di diversi soggetti. Un professionista del settore legale avrebbe gestito le pratiche, trattenendo una percentuale tra il 40% e il 50% delle somme ottenute. Un responsabile di un patronato si sarebbe occupato di reclutare le persone interessate, mentre un impiegato comunale avrebbe fornito dati anagrafici utili.

Un funzionario dell’INPS avrebbe agevolato il sistema, trasmettendo informazioni riservate in cambio di denaro. Inoltre, alcuni medici operanti presso strutture sanitarie pubbliche avrebbero redatto certificati falsi in cambio di compensi variabili tra i 150 e i 250 euro per ciascun documento.

L’elenco degli imputati include dipendenti pubblici, operatori sanitari e cittadini ritenuti coinvolti a vario titolo nel presunto sistema illecito. Il procedimento, tuttavia, prosegue a rilento, aumentando le probabilità che il tutto possa concludersi senza conseguenze giudiziarie per gli accusati.

Tra gli indagati Andrea Isernia, avvocato; Elpidio Santonastaso, di Caserta; Arcangelo Mazzacapo, di Caserta, funzionario dell’Inps; Massimo Nuzzo di Santa Maria Capua Vetere, medico a Caserta; Alfonso Pisaturo di Piedimonte Matese, medico dell’ospedale di Caserta; Antonio Vinciguerra di Caserta, medico del reparto Medicina dell’ospedale di Caserta; Maurizio Marra di Caserta, medico del reparto Neurologia dell’ospedale di Caserta; Giuseppe Gesumaria, di Caserta;Serafina Mincione di Formicola; Nicola Vaiano di Portico; Fausta Maria Concetta Vitadamo di Caserta; Francesco Piccirillo di Macerata Campania; Clemente Piscitelli di Cervino; Venera Smeragliuolo di Marcianise; Mario Negro di Marcianise; Francesca Gravina di Portico; Mario Terrigno di Monteforte in provincia di Latina; Celestina De Felice di San Prisco; Lucia Milena Verrilli di Mondragone; Vincenzo Pasquariello di Recale; Maria Merola di Casapulla; Annina Raucci di Marcianise; Rosa Stellato di Macerata Campania; Enrichetta Dell’Oste di Casapulla; Angelina Moro di Curti; Vincenzina Petrazzuolo di Caiazzo; Teresa Russo di Marcianise; Pietro Edattico di Marcianise; Michele De Simone di San Nicola La Strada; Anna De Siato di Piana di Monte Verna; Angela Macchiarella di Caserta; Giuseppe Del Monaco di Caserta; Felice Mezzullo di Caserta.

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