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La pedina convinto di scoprire tradimento ma finisce nella buca: perde auto e moglie

 

Marcianise. Era convinto di aver messo a segno il colpo investigativo della sua vita. Dopo settimane di sospetti, pedinamenti degni di un agente segreto e un lavoro certosino di analisi degli spostamenti della consorte, l’uomo – chiamiamolo “l’ispettore G.” – aveva deciso che era giunto il momento della verità.

Il piano era semplice: seguirla senza farsi notare, coglierla sul fatto e smascherarla con una di quelle frasi da film, tipo “Ti ho beccata, traditrice!”. Armato di nervi saldi e una vecchia utilitaria dal motore rumoroso, l’ispettore G. ha dunque atteso pazientemente sotto casa, pronto a partire non appena la moglie metteva in moto.

La meta? La zona industriale di Marcianise. Strano, molto strano. Cosa poteva mai fare lì, a quell’ora? “Ecco, ci siamo”, avrà pensato il nostro protagonista, immaginandosi già la scena del misfatto: lui che sgomma, ferma l’auto di lei con una manovra spettacolare e pronuncia la fatidica frase davanti a tutti. Peccato che la realtà sia andata in modo un tantino diverso.

Mentre si addentrava in una strada secondaria per non dare troppo nell’occhio, l’ispettore G. si è trovato davanti l’ostacolo peggiore di qualsiasi tradimento: una buca. Non una di quelle buche qualunque, ma un cratere degno di un documentario sulla tettonica a placche. La ruota anteriore ci è finita dentro con la delicatezza di un elefante su una saponetta. Risultato? Auto bloccata, missione fallita.

A quel punto, G. si è ritrovato a dover scegliere tra due opzioni: tentare di rimettere in strada la macchina con la sola forza del pensiero o chiamare i soccorsi. Ha scelto la seconda. Così, mentre spiegava con imbarazzo alla centrale operativa che sì, si trovava lì per caso e no, non era un rapinatore in fuga, la moglie – ignara di tutto – proseguiva serenamente il suo tragitto.

Quando finalmente il carro attrezzi lo ha tratto in salvo, l’ispettore G. si è reso conto di aver perso di vista sia la consorte che la macchina da lei guidata. L’unica cosa che gli rimaneva, a quel punto, era un sospetto ancora più grande e una figuraccia epocale.

Forse, la prossima volta, sarebbe stato meglio lasciare il lavoro sporco ai professionisti… o almeno dare un’occhiata alle condizioni stradali prima di improvvisarsi detective.

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